Comunicato della Lista Pannella
Roma, 3 settembre 1998 - L'azione di polizia internazionale compiuta ieri per colpire presunti pedofili che utilizzavano la rete Internet, sta determinando in Italia un clima da caccia alle streghe che va denunciato con forza.
La spettacolarizzazione dell'inchiesta, il rilievo che essa ha avuto soprattutto nel nostro Paese, ha il sapore dell'Inquisizione e avrà conseguenze rilevanti sulle libertà individuali e sul diritto alla privacy. Si assiste a una inconsulta ed emotiva demonizzazione di Internet dipinto nell'immaginario degli italiani come strumento di perversione. Stupisce che nessuno lanci l'allarme sul modo caricaturale con il quale viene trattata l'inchiesta, che da un lato produrrà l'effetto di ritardare lo sviluppo in Italia del più potente e irrinunciabile mezzo di comunicazione, e dall'altro di scatenare morbose curiosità. Se preoccupa la legge dagli accenti illiberali sul rapporto internet-pedofili è carico di presagi nefasti il fatto che l'inchiesta napoletana sia affidata a quel pm, Diego Marmo, che inventò il "mostro" Tortora.
Contro ogni attacco alla libertà in rete invitiamo i navigatori telematici italiani a organizzare con noi una vasta mobilitazione (www.riformatori.stm.it)