Roma, 8 ottobre 1998

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:

"Zaccaria e Celli si apprestano a "girare" alla Confindustria di Fossa e Cipolletta sei miliardi l'anno di denaro pubblico (la quota dello 0,6% delle retribuzioni lorde complessive), sotto forma di quota associativa.

L'ingresso della Rai in Confindustria, ufficialmente annunciato ieri, è la prova definitiva della natura consociativa e parastatale della maggiore associazione degli imprenditori italiani. L'associazione guidata da Giorgio Fossa è già pesantemente inquinata dalla presenza di aziende pubbliche di peso come l'Eni, ma che almeno non usufruiscono direttamente e in modo istituzionale di aiuti di stato, addirittura formalizzati con una tassa ad hoc - il canone - nel caso della Rai.

In quali occasioni e con quali contenuti Confindustria (attraverso Federcomin) rappresenterà la televisione di Stato? E, soprattutto, nei confronti di chi, del Governo che ne è proprietario attraverso l'Iri? Del Parlamento che ne esercita il totale controllo?

In ballo, come è evidente, non c'è l'acquisizione da parte di Confindustria della rappresentanza di aziende pubbliche, ma, con la chiusura dell'Intersind, la colonizzazione da parte dello Stato della principale associazione degli imprenditori italiani. Se, come parrebbe, la Rai farà da battistrada ad Enel e Ferrovie, la colonizzazione sarà presto completa ed irreversibile.

Accettando la Rai e le imprese di Stato (e i loro quattrini), Confindustria opera apertamente una scelta di collusione con il potere politico.

Se qualche piccolo o medio imprenditore ancora si illudeva che il "piccolo" Fossa potesse essere altro che un paravento per gli interessi di grandi gruppi di potere privati e pubblici, è bene che si svegli."