Dichiarazione di Benedetto Della Vedova:

Roma, 11 ottobre 1998 - "Finalmente, e gliene diamo atto, il presidente dell'Iri Gros-Pietro si è ricordato che gli italiani già nel 1995 hanno chiesto in un referendum la privatizzazione della Rai. Di fronte all'arroganza manifestata dal Governo e dal direttore generale della Rai Celli, che avevano escluso risolutamente la privatizzazione dell'azienda di viale Mazzini solo pochi giorni fa, le parole del presidente dell'Iri aprono finalmente uno spiraglio al rispetto della volontà legislativa popolare fino a oggi cassata con arroganza dall'Ulivo.

Alle parole, ora, devono seguire i fatti. Il "combinato disposto" del referendum popolare e del mandato a liquidare l'Iri entro due anni, è più che sufficienti a Gros-Pietro per avviare senza indugi la vendita della Rai, di cui l'Iri resta azionista al 100%. Sarebbe inoltre una dimostrazione di grande saggezza nel momento in cui la Rai si dimostra impossibilitata a entrare nel grande business televisivo mondiale del digitale e il Commissario Van Miert attacca finalmente senza mezzi termini il canone, cioè la tassa sulla televisione, quale illecito aiuto di Stato e strumento di concorrenza sleale.

Indugiare per assecondare il desiderio della partitocrazia di controllare la Rai, potrebbe rivelarsi mortale per la stessa Rai."