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Partito Radicale Rinascimento - 18 ottobre 1998
LETTERA DI MARCO PANNELLA INDIRIZZATA AL DIRETTORE, PUBBLICATA DAL CORRIERE DELLA SERA, DOMENICA 18 OTTOBRE 1998, (richiamo in prima pagina, segue testo a pag. 5)

"QUESTO E UN REGIME MERITA LA FINE DEL CAF LIBERALI, SVEGLIATEVI" di Marco Pannella

Marco Pannella rompe il silenzio dopo i lunghi mesi di un decorso post-operatorio particolarmente travagliato. Ancora qualche giorno e il leader radicale (che non compare in pubblico dal 13 giugno, quando fu ricoverato per il secondo intervento di by-pass) completerà la convalescenza. La crisi di governo e l'incarico al segretario dei DS Massimo D'Alema hanno però indotto Pannella ad anticipare i tempo del rientro con questa lettera-appello.

Signor Direttore,

l'infausta maggioranza antiliberale (e anche non poco antidemocratica) che ha dominato l'Italia nella seconda metà degli anni settanta sotto l'egida dell'"emergenza", avendo poi donato all'Italia, per vent'anni, lo sfascio dello Stato di diritto e dei diritti civili (l'Italia - ad es. - è il solo paese "civile" nel quale il diritto alla giustizia del cittadino è stato strutturalmente distrutto, "rimandato" al decennio successivo) quella maggioranza è ora tornata saldamente al potere.

Il quinquennio della ricreazione, per i liberali e democratici italiani è finito. Suona l'ora della drammatica serietà in un regime che non è possibile riformare, ma solo abbattere. Noi ci siamo, e intendiamo esserci più che mai. Ma occorre che ci si dia forza e fiducia.

La cosiddetta "opposizione" sta reagendo in modo grottesco. Minaccia tuoni e fulmini, avendo nelle mani solo gli stracci cui ha ridotto le idee e gli obiettivi di libertà, di riforma, di alternativa liberale, liberista, libertaria del Terzo Stato, alternativa sociale, economica, politica.

Così come nei decenni scorsi non vi furono che il PCI, e la partitocrazia, da una parte, e il movimento dei diritti civili radicale, dall'altra, tanto ufficialmente inesistente quanto vincente in molte fondamentali battaglie, così oggi è necessario che torni ad accadere.

Kossiga, Andreotti, Scalfaro agiscono - ciascuno come può - in sostanziale onestà intellettuale così come i rappresentanti del potere del PCI o del PDS (è lo stesso di ieri), delle burocrazie sindacale, confindustriale, clericale. Ed è ridicolo accusarli (ora!) di eversione anticostituzionale, in un paese nel quale il "diritto" è sistematicamente e ideologicamente negato, così come la democrazia per chi non rispetti i dogmi partitocratici.

Non ho del tutto terminato la mia convalescenza. Ma chiedo ugualmente mi venga conferita fiducia per guidare l'alternativa, la lotta per abbattere lo strapotere e l'oppressione cinquantennale di questo regime.

Per la prima volta nella sua storia il popolo italiano è in totale sintonia con il dissenso liberale, come i sondaggi su decine e decine di richieste referendarie hanno in questi anni documentato.

Io ho fiducia che sia possibile che accada a tutto il regime quel che nel 1992-3 è accaduto ad una sua parte, il CAF. E, questo, l'attimo della storia di massimo successo dei nostri avversari, al prezzo d'essersi costituiti in regime di fuori-legge, dalla Corte Costituzionale, ai Presidenti della Repubblica, all'intero sistema di questi partiti. Ai liberi, ai liberali, il compito urgente di armare di legalità e di democrazia l'immensa forza potenziale del popolo, con le sue idee, con i suoi sentimenti e risentimenti, le sue necessità di oggi.

 
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