POLITICO: intervista a Marco Pannella
Né con D'alema né con Berlusconi
Sulle riforme non mi schiero: voglio una vera alternativa e dico no ad una nuova Costituente.
Roma, 1 novembre 1998 - Smagrito, come reduce da un lungo digiuno - ma in realtà è convalescente dopo una delicata operazione al cuore - Marco Pannella sembra ancor più alto del suo metro e novanta abbondante: parla lento, forse sceglie solo con cura le parole, forse esprimersi gli costa qualche fatica. Solo gli occhi, lo sguardo, sono quelli di sempre, indomiti e vivi. Indovini che Pannella sarà forse logorato e stanco, ma non è domo. Ed è anzi pronto per nuove battaglie contro quello che lui chiama il "regime". Attacca subito. "Iniziative come quelle dei Liberi Imprenditori Federalisti ed Europei che hanno protestato contro le vessazioni del fisco le saluto con rispetto e con gioia. Bisognerebbe organizzare simili manifestazioni in ogni paese e città d'Italia "
- Lei non violento storico dice che bisognerebbe fare come a San Donà di Piave. Ma lì davanti alla caserma della guardia di Finanza la manifestazione si è conclusa con zuffe, feriti e contusi
"Io dico che bisogna ricordarsi quel che diceva Gandhi - no io, Gandhi, meglio un violento che un codardo. La situazione che si è creata in questo paese è che gli italiani lavorano fino al 18 del mese per lo Stato e dal 19 per loro e le loro famiglie. L'Italia è il paese con il minimo sviluppo europeo e il massimo di disoccupazione. Un regime che deve essere abbattuto".
- Lei è ancora convalescente. Avrà avuto molto tempo per pensare a cosa fare quando si sarà completamente ristabilito
"Cercherò di dare forza politica alla maggioranza sociale di questo paese, per una rivoluzione liberale di questo Stato che è letteralmente fuori legge e viola la propria legalità".
- Il Presidente del Consiglio D'Alema ha rivolto un appello all'opposizione per una ripresa del dialogo sul terreno delle riforme istituzionali
"Per un democratico e un liberale si tratta di un intollerabile errore di ortografia e di grammatica politica "
- Prego?
"Le grandi e vere riforme si fanno in alternativa: o quelle della maggioranza, oppure quelle proposte dalla minoranza in sintonia con l'opinione pubblica".
- Berlusconi propone un'assemblea costituente
"Sarebbe il trionfo della partitocrazia. Io voglio un'alternativa, non credo che la voglia anche Berlusconi. Io sono per il maggioritario secco e un presidenzialismo all'americana. Loro impapocchiano crostate in casa letta e puntano su un semi-presidenzialismo che giudico peggiore della situazione attuale".
- Uno dei temi d'attualità è il referendum Di Pietro-Segni che effetto le fa per una volta non essere il protagonista di un'iniziativa referendaria?
"A dire il vero quel quesito referendario lo depositai io due volte in Cassazione un anno prima di Di Pietro e di Segni. A parte questo il referendum si farà solo se D'Alema e Scalfaro saranno d'accordo. Altrimenti la Corte Costituzionale lo boccerà".
Gualtiero Vecellio