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Notizie lista Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 15 novembre 1998
Il Giornale - 15 novembre 1997

NESSUNO RIESCE A FERMARE PANNELLA

CONTINUA IL DIGIUNO CONTRO IL SILENZIO DEI MEZZI D'INFORMAZIONE TELEVISIVI. E 160 MILITANTI IMITANO IL LORO LEADER

D'ALEMA E BERLUSCONI LO SCONGIURANO, LUI INSISTE: "FARO LO SCIOPERO DELLA SETE"

di FRANCESCA ANGELI

ROMA - Ancora niente cibo per Marco Pannella, che insiste nella sua forma estrema di protesta non violenta. Le visite di Massimo D'Alema e Silvio Berlusconi nella sede della Lista Pannella a Roma non sono bastate a convincere il leader dei riformatori a interrompere lo sciopero della fame.

Questa protesta per Pannella è "speranza e non disperazione o rassegnazione". Ma il digiuno rappresenta di fatto un lento suicidio annunciato, viste le condizioni di salute del leader radicale. Rischio sottolineato dai medici che lo hanno in cura da quando è stato colpito da ischemia. E la situazione potebbe compromettersi nel giro di poche ore, se Pannella decidesse di negarsi anche i liquidi.

L'inizio dello sciopero della sete ieri è stato rimandato di ora in ora ma è comunque un'ipotesi che resta in piedi. Pannella non è solo in questa iniziativa. 160 persone hanno deciso di aderire al digiuno da giovedì notte. Tra loro tanti militanti della Lista Pannella come Rita Bernardini, ex parlamentari come Lorenzo Strik Lievers e Paolo Vigevano e anche cittadini comuni. Pannella ringrazia quanti gli hanno dimostrato solidarietà ma trova "desolante l'assenza di sdegno, di indignazione, di scandalo e anche di paura" di fronte "alle prove provate di violazione della legalità repubblicana, del vivere civile, dei diritti basilari nel campo dell'informazione". Quello che più preoccupa Pannella è come questa mancanza di libertà e democrazia si ripercuota sulla "formazione delle volontà e delle scelte democratiche e popolari".

Ieri è stata una giornata lunghissima e intensa per il leader dei riformatori, onnipresente e instancabile nella sua battaglia per affermare il diritto dei cittadini ad avere un'informazione libera e democratica. Il Pannella day ha preso il via con un lungo comunicato per ringraziare "tanti, tantissimi" che hanno espresso "solidarietà con le ragioni della mia iniziativa". Un'iniziativa resasi indispensabile per l'opera di "killeraggio" in corso nei confronti del movimento di Pannella che ha denunciato, ancora una volta, "l'azzeramento della nostra opera, della nostra storia, della nostra immagine, dei nostri diritti e doveri". Il leader antiproibizionista non chiede nulla per se stesso e per i suoi. "non una riparazione, non un'intervista, né per oggi né per domani". Quel che è dovuto, spiega, "è dovuto ai cittadini e al popolo. Quindi nessuna richiesta a nostro favore - dice Pannella -. Non comparirò più, non parteciperò più a programmi televisivi".

Pannella poi è andato alla Procura della Repubblica di Roma dove ha depositato una denuncia contro il responsabile del Tg3 del Lazio "per attentato ai diritti politici e civili del cittadino e abuso d'ufficio". Il Tg Lazio è colpevole, per i rappresentanti della Lista Pannella, di avere ignorato il loro movimento politico, riservando "zero minuti e zero secondi alla Lista Pannella".

Dalla Procura a viale Mazzini. Pannella alle 10.30 di ieri mattina era davanti agli uffici della Rai, insieme con un gruppetto di suoi sostenitori, per manifestare contro l'"oscuramento" dei candidati della sua Lista alle elezioni amministrative di domani. Candidati ignoranti dalla Tv pubblica ma anche delle reti Mediaset, come denunciavano i cartelli schierati davanti ai cancelli della Rai.

Poi l'incontro con il segretario del Pds, Massimo D'Alema, negli uffici di Torre Argentina. Un colloquio lungo, nel quale Pannella e D'Alema hannno confrontato le rispettive opinioni sull'informazione. Opinione divergenti sul come affrontare il problema ma assolutamente concordi nel riconoscere la sua gravità e l'urgenza di risolverlo. D'Alema ha invitato Pannella a interrompere lo sciopero della fame e a non intraprendere quello della sete visto che "fa male alla sua persona ed è una cosa non giusta e non utile". Pannella ha sottolineato l'importanza della visita di D'Alema, per la prima volta nella sede del suo movimento, e ha aggiunto che avrebbe tenuto conto del suo invito a interrompere lo sciopero della fame. Invito ribadito insistentemente anche dal capogruppo di Forza Italia al Senato, Enrico La Loggia, e dal verde Mauro Paissan, vicepresidente della Commissione parlamentare di vigilanza. I liberali Egidio Sterpa e Stefano De Luca lanciano invece un appello al presidente della Repubblica affinché Mar

co Pannella sia nominato senatore a vita.

In serata infine la visita si Silvio Berlusconi alla sede di Torre Argentina: "Ti garantisco che da lunedì ci impegneremo nella commissione di vigilanza della Rai perché cambi questa situazione. Ma tu smetti il tuo digiuno". E Pannella: "Posso solo garantirti che ci penserò".

 
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