Dichiarazione di Rita Bernardini e Benedetto Della Vedova:
Roma, 27 novembre 1998 - "170 miliardi anziché 110? Partiti statalizzati come vuole la diessina Mancina sostenuta dalla Mafai, visto che oggi "i partiti non godono di consenso, autorità, prestigio" che un tempo erano garantiti "dal forte impianto ideologico che li sorreggeva e dalla grande capacità di esprimere interessi e formare identità collettive"?
Partiti "statalizzati", dunque, che traggono il loro sostentamento non dalla volontà di iscritti e simpatizzanti, ma direttamente dallo Stato.
Ha ragione; questo regime dei partiti e delle mafie partitocratiche - sostenuto dalla magistratura, dalla Corte Costituzionale e dalla "cupola" di RAI-TV e Mediaset - ha ragione da vendere: fa la sua parte senza esclusione di colpi antidemocratici e anticostituzionali; chi ha torto sono i 31.492.808 (90,3%) italiani che hanno votato sì all'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti; hanno torto i democratici e i liberali che, vedendo sottratto il voto referendario, non si attrezzano con mezzi e strumenti di lotta adeguati per mandare a casa, o in galera, chi disprezza la sovranità popolare togliendo agli elettori il potere legislativo diretto garantito agli italiani dalla Costituzione."