Roma, 27 novembre 1998

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:

"Il Governo doveva e poteva decidere oggi l'abolizione della golden share. Dopo il referendum del giugno del 1997 - vanificato solo dal mancato quorum - con il quale dieci milioni di italiani chiesero l'abolizione della norma sui poteri speciali del Governo nella aziende privatizzate, è stata avviata dal Commissario Europeo Mario Monti una procedura di infrazione nei confronti del nostro paese. Di fronte alla minaccia delle sanzioni europee il Governo italiano aveva promesso di eliminare con celerità la golden share, contraria ai principi del Trattato di Roma. Solo in attesa di questo provvedimento la Commissione aveva "sospeso" la procedura. Il rinvio di oggi è dunque uno schiaffo Bruxelles.

Non solo, il testo Cavazzuti è pronto da mesi e rappresenta già una soluzione debole alle osservazioni della Commissione che non può subire alcun ulteriore ammorbidimento.

Il rinvio di oggi non è tecnico ma politico ed evidenzia l'incapacità del Governo di superare i veti dei Comunisti Italiani espressi da Nerio Nesi, da sempre contrario a tutte le privatizzazioni e grande sponsor della golden share.

Le affermazioni di D'Alema sulla natura "liberalizzatrice" del suo Governo subiscono oggi una ulteriore sconfessione."