Bene il Polo, finalmente. Il mondo dell'impresa è unanimemente schierato con la Confindustria ufficiale (zeppa di imprese di Stato)?Roma, 13 gennaio 1999
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
"Ribadiamo, come abbiamo fatto dal primo giorno, la nostra totale contrarietà al metodo neo-corporativo della concertazione e al "patto sociale", che scavalca il parlamento e svuota le istituzioni della democrazia liberale attribuendo di fatto ad alcuni cittadini una sorta di "doppio voto".
Giovani, disoccupati, precari, pensionati al minimo, lavoratori delle professioni vecchie e nuove, lavoratori e imprenditori liberi e non iscritti ad alcun sindacato, cittadini che ingenuamente ancora credono nelle elezioni e nel Parlamento vengono sopraffatti da 32 oligarchi interessati al proprio potere personale e di categoria e da un Governo in cerca di un po' di benevolenza e di buona stampa.
Nel merito, gli accordi sottoscritti allontanano anni luce la rivoluzione liberale di cui il paese ha urgente necessità per arrestare il declino economico e attrezzarsi alle nuove condizioni determinate dalla moneta unica. Dove sarebbero necessarie meno tasse troviamo più tasse; dove meno sindacato troviamo più sindacato; dove più flessibilità troviamo più rigidità; dove meno Stato più Stato.
Con l'adesione di numerosi esponenti dell'opposizione alla manifestazione contro il patto sociale promossa ieri dalla Lista Pannella, nonché con la netta presa di posizione di oggi del Polo, sarà forse possibile che arrivi al paese il segno di un'opposizione, vedremo quanto duratura, di segno liberale.
Ci chiediamo se l'intero mondo dell'impresa voglia invece continuare ad inseguire le logiche oligarchiche di una Confindustria - zeppa di imprese di Stato, a partire dalla Rai - sempre più solidale con il potere politico e sindacale, oppure rifiutare le lenticchie offerte, per altro sotto ricatto, da questo accordo corporativo per puntare a provocare nel paese una vera rivoluzione liberale, nell'economia e nelle istituzioni: l'unica condizione per un economia sana in grado di produrre ricchezza ed occupazione."