Roma, 18 gennaio 1999
Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo della Lista Pannella:
"Con l'uscita di scena di Ocalan, il governo riesce a rifilare ad uno dei paesi più "comunisti" dell'ex blocco sovietico, la Bielorussia, la polpetta avvelenata che Mantovani & compagni - nel senso letterale del termine - gli avevano confezionato due mesi fa.
L'espulsione di "Apo" - perché di questo si tratta - nonché le sue tempestive dichiarazioni per la ripresa immediata della lotta armata mettono la parola fine ad una vicenda tragicomica che, a parte mettere in seria difficoltà il governo D'Alema ed il nostro paese, in nulla avrebbe potuto contribuire alla soluzione del problema curdo.
Pensare che l'Italia, considerata la potenza tutelare a Tirana, ma assolutamente incapace di impedire gli sbarchi clandestini, potesse viceversa farsi promotrice dell'indipendenza del Kurdistan - e magari anche dei paesi baschi - era non solo velleitario, ma stupido.
E velleitario, stupido e pericoloso è stato l'atteggiamento di coloro che, anche da autorevolissimo pulpito, hanno predicato per concedere l'asilo politico o per trasformare il Celio e l'Infernetto nelle sedi del governo curdo in esilio, salvo poi, oggi, plaudere alla fine obbligata della vicenda.
Perché a Ocalan, senza espulsione, un processo in Italia non glielo avrebbe, presto o tardi tolto nessuno."