25 gennaio 1999
Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo
Al di là delle argomentazioni usate da Mastella, che è qualcuno evidentemente che conosce i suoi polli, è senza dubbio un bene che l'intervento della Bonino dei giorni scorsi abbia riaperto un dibattito che i più davano per morto e sepolto.
Chi l'ha detto che la legge elettorale non si puo' cambiare? C'é forse un semestre bianco anche per questo? Il ministro Amato non sta forse tentando di far approvare una legge elettorale nazionale che potrebbe scongiurare il referendum, magari quindici giorni prima della sua tenuta?
Non scherziamo. La proposta di legge Pistelli sulle modifiche alla legge elettorale europea è pronta, ma è ferma da mesi in Commissione Affari Costituzionali. Se vi fosse la volontà politica, in una settimana potrebbe andare in aula.
Del resto, vi sono illustri precedenti in materia. Nel 1994, alla vigila delle elezioni, qualcuno si accorse, dopo lo scossone delle politiche del marzo di quell'anno, che occorreva un ritocco alla legge...in particolare per consentire alle liste più piccole di presentarsi senza dover raccogliere le firme. E cosi, detto fatto, il 9 aprile venne modificata la legge, cioé due mesi prima delle elezioni.
E il problema non riguarda solo i sindaci o il doppio mandato. Con la legge attuale, il 13 giugno potranno andare a Strasburgo eletti di venti liste diverse, di fronte ad una media europea di cinque, sei partiti al massimo per paese, e magari, come avviene oggi al gruppo del partito popolare, ci si ritroverà con deputati di quattro o cinque partiti italiani per gruppo.
Se questo è normale...