Roma, 11 febbraio 1999
Il Sen. Pietro Milio ha presentato oggi un'interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro di Grazia e Giustizia per denunciare le condizioni di assoluta inadeguatezza della sezioni paraplegici del carcere di Parma.
Risulta infatti che le persone malate ivi detenute e in sciopero della fame dal 15 gennaio, non sono assistiti da educatori, psicologi, criminologi e pertanto non hanno alla legge Gozzini; sono costretti a vivere in condizioni igieniche disperate poiché con le carrozzine arrivano appena al lavello; esistono solo tre wc esterni alle celle accessibili solo a certi orari e sempre uno alla volta; alcuni per andare al wc sono caduti, provocandosi escoriazioni, ematomi e fratture e questa situazione si aggrava enormemente se si considera che questi ammalati hanno gravi infezioni alle vie urinarie, piaghe da decubito, allergie, epatiti e alcuni sono anche sieropositivi condizioni che rendono assolutamente irragionevole usare lo stesso wc o le due docce, dotate di due sole sedie, ove tutti a turno devono sedersi per lavarsi. Queste condizioni sono state confermate dai carabinieri del Nas che hanno attestato la violazione della normativa vigente riguardo l'handicap e sono state riscontrate anche dal direttore del Dap
Alessandro Margara che disse che avrebbe preso provvedimenti urgenti ma nulla finora è stato fatto per risolvere la situazione. Anzi, sono stati effettuati tagli economici per cui sono stati sospesi i 10 minuti al giorno di fisioterapia.
Il Sen. Pietro Milio annuncia una visita al carcere ha chiesto ai Ministri interrogati quanti sono e dove sono custoditi i detenuti paraplegici in Italia invitandoli a chiudere la sezione e a trasferire i detenuti in strutture davvero adeguate per le persone malate chiedendo che venga applicata anche in carcere la normativa vigente per gli invalidi.