Roma, 16 febbraio 1999

Dichiarazione di Marco Cappato, Coordinatore Radicale:

"Non è facilmente immaginabile che Silvio Berlusconi, nel suo incontro di domani con il Presidente del Consiglio, voglia svendere il referendum elettorale accettando che si voti in una data successiva al 18 aprile, aprendo, di fatto, il dialogo sulla proposta partitocratica del Governo.

La legge che uscirebbe dal Sì al referendum: è autoapplicativa, non necessita, cioè, di nuovi interventi legislativi; è maggioritaria uninominale a turno unico; cancella la quota proporzionale contenuta nel Mattarellum.

In occasione delle lezioni del 1996, Forza Italia firmò un accordo elettorale con la Lista Pannella che conteneva un preciso impegno all'ottenimento di una legge maggioritaria ad un turno senza recuperi proporzionali di sorta. Se Berlusconi decidesse oggi di offrire una stampella a D'Alema e alla riforma doppioturnista (con quota proporzionale), rinnegherebbe se stesso.

Al leader del Polo rivolgiamo l'invito a partecipare, insieme con i numerosi parlamentari referendari che hanno già aderito (domani forniremo l'elenco), alla manifestazione sit-in che i Radicali hanno organizzato giovedì e venerdì (quando si svolgerà il Consiglio dei Ministri che dovrà decidere la data del referendum) a Palazzo Chigi per chiedere di votare il 18 aprile ma soprattutto che non si voti nessuna legge truffaldina che stravolga la volontà popolare né prima né, a maggior ragione, dopo il referendum."