Dichiarazione di Marco Cappato, coordinatore
Roma, 19 febbraio 1999
"I partiti, asserragliati nel fortino del comitato ristretto della commissione affari costituzionali per mettere a segno l'ennesimo furto di denaro pubblico, combattono disperatamente senza essersi accorti che, con il referendum popolare del 18 aprile e l'abolizione della quota proporzionale, non sarà più possibile l'esistenza di oltre 40 partiti, ma solo quella di due o tre schieramenti. A meno che, da veri e propri killer della democrazia, del diritto e della Costituzione, il regime si prepari a varare - prima o dopo il referendum - una legge truffa del voto popolare che mantenga l'intero sistema partitocratico.
Occorre che al più presto i cittadini si dotino di quelle armi che, altrimenti, saranno negate fino al 2002; occorre lanciare subito non solo il referendum contro il finanziamento pubblico dei partiti ma mettere a punto subito i quesiti per abrogare anche i finanziamenti pubblici degli organi di partito e dei sindacati".