Roma, 10 marzo 1999
Quello che abbiamo definito "rim-borseggio elettorale" giunge domani a conclusione: ma non si tratta solo di furto di denaro pubblico, ben più gravemente, si tratta di furto di democrazia e di libertà, di attentato ai diritti civili e politici dei cittadini. A parte il voto referendario strappato dalle mani degli elettori, infatti, nessuna occasione di dibattito, da anni, è stata prevista dal servizio pubblico radiotelevisivo nonostante l'incessante iniziativa politica dei radicali sull'argomento e le precise delibere della Commissione parlamentare di Vigilanza.
I radicali, quelli "scomposti", quelli brutti-sporchi-e-cattivi, quelli che "una volta sì che erano bravi ", proprio quelli, saranno domani alle 10.30 in Piazza Montecitorio, pronti a difendere la loro immagine, la loro identità, assieme a quella degli italiani che sulla vicenda del finanziamento pubblico ai partiti si sono abbondantemente pronunciati. Al Referendum! Sarà la nostra parola d'ordine di domani, contro l'arroganza e la protervia di una classe politica incapace di rispettare le sue stesse leggi di rapina.
DOMANI, GIOVEDI' 11 MARZO, ALLE ORE 10.30
CONTRO IL FINANZIAMENTO PUBBLICO
PER IL REFERENDUM
SIT IN DEI RADICALI IN PIAZZA MONTECITORIO