Roma, 10 marzo 1999
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:
"Con la decisione di dare seguito attraverso Decreto Legge ai contenuti del Patto Sociale di Natale, il Governo getta definitivamente la maschera. Questa decisione fa compiere un'ulteriore salto di qualità alla "democrazia concertativa", imponendo una scelta nettamente neo corporativa. La forzatura del Decreto Legge umilia il Parlamento, ridotto definitivamente ad un ruolo di mera ratifica di accordi sottoscritti tra Governo e rappresentanti dei poteri costituiti. In questo modo decisioni fondamentali della politica economica e fiscale del Governo, con pesanti effetti sul bilancio pubblico, vengono sottratte all'alveo costituzionale della dialettica tra Governo e Parlamento, l'unica istanza rappresentativa di tutti i cittadini, iscritti o no a qualche associazione sindacale o di categoria.
Il Patto Sociale tradisce la democrazia liberale, rafforza il potere delle burocrazie sindacali, discrimina le forza più innovative della società e dell'economia italiana, paralizza ogni tentativo di dare all'Italia, nei tempi utili, riforme come quelle del mercato del lavoro, della previdenza e più in generale della spesa pubblica.
Per quanto riguarda gli specifici provvedimenti, in più, si tratta sempre di interventi con forti elementi distorsivi del mercato, il cui effetto finale sul fronte della crescita e dell'occupazione è tutto da verificare. Anziché puntare su interventi mirati di defiscalizzazioni, incentivi e contributi - regolarmente messi a carico della fiscalità generale anziché ad una corrispondente diminuzione di spese - con un chiaro intento clientelare, D'Alema operi un taglio generalizzato delle imposte, sul modello del budget dell'"amico" Tony Blair."