Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella

Roma, 28 aprile 1999

"La necessità di tutelare la stabilità del sistema creditizio italiano e quindi salvaguardare gli interessi dei risparmiatori e dei loro depositi è comprensibile. Il rischio, però, è che di questo passo si perda di vista - oltre a quello degli azionisti grandi e piccoli - l'interesse generale dell'economia italiana, cioè quello di poter contare su un mercato del credito competitivo ed efficiente.

Il sistema bancario italiano è strutturalmente inefficiente e avrebbe bisogno di una forte iniezione di concorrenzialità per recuperare il divario con quelli dei paesi concorrenti. La fine della proprietà pubblica delle banche, l'esclusione delle Fondazioni partitocratiche dalle partecipazioni negli istituti di credito e la contendibilità delle grandi Banche quotate devono essere un'occasione per aumentare la concorrenza tra i vari istituti e il dinamismo del settore.

Eccedere nella prudenza e nella pianificazione, scoraggiando la selezione competitiva del management e dei progetti industriali a vantaggio degli attuali assetti oligopolistici e nazionali, significa invece condannare gli utenti - in particolar modo cittadini e piccole imprese - ad un sistema che scarica su di essi i costi della propria scarsa produttività".