Roma, 14 maggio 1999

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova:

"La nomina di Giuliano Amato a Ministro del Tesoro potrebbe rappresentare una svolta positiva, a patto però che abbia la determinazione e la forza di invertire di 180 la politica del suo predecessore Ciampi.

All'ex Primo Ministro va riconosciuto lo sforzo compiuto nel 1992 per arrestare la corsa verso il baratro dei conti pubblici, non solo attraverso provvedimenti straordinari e discutibili, ma anche impostando riforme strutturali della sanità e della previdenza. In quella occasione Amato, con l'importante appoggio di Pannella, seppe sfidare un sindacato protezionista e reazionario, vero ostacolo a qualsiasi processo riformatore dell'economia e della finanza pubblica italiana. Amato, quindi, rinunci alla concertazione con un sindacato sempre più forte e prepotente voluta da Ciampi e riprenda, nel metodo e nel merito, il filo delle riforme liberali interrotto sei anni fa.

Su un altro fronte, ci aspettiamo che Amato prosegua il rigoroso lavoro svolto all'Antitrust in favore della liberalizzazione dei mercati e della privatizzazione dell'economia pubblica senza perseguire impossibili compromessi con la componente comunista della sua maggioranza.

Sul tavolo del neo Ministro del Tesoro vi sono due provvedimenti sui quali sarà subito possibile misurare la continuità della sua azione con le prese di posizione liberiste del passato recente: le Fondazioni e la golden share."