Roma, 24 maggio 1999
Rita Bernardini, responsabile dell'organizzazione della campagna elettorale europea della Lista Bonino a Roma, e Maurizio Turco, candidato alle prossime elezioni europee nella Lista "EMMA BONINO" nella Circoscrizione III (Italia Centrale) hanno denunciato il Sindaco di Roma Francesco Rutelli, il Prefetto Enzo Musino e il Questore Antonio Pagnozzi per la totale illegalità delle affissioni elettorali a Roma. Rita Bernardini, il 19 maggio scorso, con una lettera a loro indirizzata, aveva preavvertito le tre autorità capitoline che la Lista Bonino non avrebbe accettato senza reagire il mancato rispetto delle leggi vigenti in materia di propaganda elettorale e di affissioni.
"Sindaco, Prefetto e Questore - denunciano Rita Bernardini e Maurizio Turco - si rendono complici - con il loro mancato intervento - delle bande di attacchini che infestano la città affiggendo decine di migliaia di manifesti fuori degli spazi elettorali ed occupando abusivamente con sfilze di poster gli spazi assegnati (con delibera della giunta comunale) su ciascuno dei 925 impianti a ciascuna delle 22 liste concorrenti alle elezioni europee".
"Sono passati i tempi - ha affermato con amarezza Maurizio Turco - in cui Rutelli, Verde e Radicale, se la prendeva con i Sindaci di Roma per le affissioni abusive; oggi egli è Sindaco e candidato e consente non solo le affissioni abusive di candidati e liste, ma partecipa egli stesso con i suoi manifesti elettorali, alla violazione sistematica delle leggi elettorali".
Sindaco, Prefetto e Questore sono stati denunciati:
per il delitto delineato dall'art. 328 del CP, omissione d'atti d'ufficio, non essendo intervenuti, come era ed è loro dovere, per interrompere la violazione sistematica dell'art. 1 della legge 4 aprile 1956, n. 212, primo comma e degli articoli 1, 2, 3 della legge 24 aprile 1975, n. 130;
per il delitto previsto dall'art. 414 del CP, istigazione a delinquere, per avere istigato, con il loro comportamento omissivo che determina il caos nelle affissioni, le liste concorrenti al non rispetto delle leggi vigenti;
per il delitto delineato dall'art. 294 del C.P., attentato ai diritti politici del cittadino, per aver ostacolato l'esercizio di un diritto politico.
Sfidiamo Sindaco, Prefetto e Questore - dichiarano infine Bernardini e Turco - a trovare un solo impianto del Comune dove i manifesti siano stati affissi regolarmente secondo gli spazi assegnati dalla Giunta Comunale. Nel caso in cui esistesse a Roma una testata giornalistica capace di fare inchieste, pubblichiamo l'elenco stilato nella delibera Comunale del 12 maggio scorso:
spazio n. 1/2) FORZA ITALIA
spazio n. 3/4) PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO
spazio n. 5/6) COBAS - PER L'AUTORGANIZZAZIONE
spazio n. 7/8) ASSOCIAZIONE POLITICA NAZIONALE LISTA MARCO PANNELLA - LISTA BONINO
spazio n. 9/10) FEDERALISTI E CONSUMATORI
spazio n. 11/12) LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA
spazio n. 13/14) CDU
spazio n. 15/16) PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI
spazio n. 17/18) FEDERAZIONE DEI VERDI
spazio n. 19/20) I DEMOCRATICI
spazio n. 21/22) SOCIALISTI DEMOCRATICI ITALIANI
spazio n. 23/24) RINNOVAMENTO ITALIANO
spazio n. 25/26) LEGA D'AZIONE MERDIDIONALE - LISTA CITO
spazio n. 27/28) PARTITO POPOLARE ITALIANO
spazio n. 29/30) UNIONE DEMOCRATICI PER L'EUROPA
spazio n. 31/32) MOVIMENTO SOCIALE FIAMMA TRICOLORE
spazio n. 33/34) PARTITO PENSIONATI
spazio n. 35/36) DEMOCRATICI DI SINISTRA
spazio n. 37/38) PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
spazio n. 39/40) PARTITO UMANISTA
spazio n. 41/42 ) PATTO SEGNI - ALLEANZA NAZIONALE
spazio n. 43/44) CCD