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Partito Radicale Rinascimento - 5 giugno 1999
GIRO D'ITALIA-PANTANI: "BASTA CON LE IPOCRISIE. E HO QUALCOSA DA RACCONTARE". "VA PERSEGUITO SOLTANTO IL DOPING IMPOSTO DA ALTRI ALL'ATLETA, NON QUELLO LIBERAMENTE SCELTO".
DICHIARAZIONE DI PAOLO PIETROSANTI, LISTA BONINO

Roma, 5 giugno 1999

In merito al caso Pantani al Giro d'Italia Paolo Pietrosanti, candidato della Lista Emma Bonino alle Elezioni Europee, ha oggi dichiarato:

"Da giovanissimo sono stato atleta di livello nazionale, e vinsi con il mio club il titolo Italiano. Ricordo benissimo che quando si trattava di affrontare competizioni particolarmente importanti e in cui era in ballo qualche titolo decisivo, cardiostimolatori, e altro, giravano eccome, nelle varie squadre. Nonostante si trattasse di venti anni fa, di categorie giovanili, di ragazzi men che diciottenni.

Nello sport il sostegno chimico esiste ad ogni livello, e sostanzialmente da sempre.

La domanda da porsi e' dove sia il limite. E soprattutto se questo limite sia ragionevolmente individuabile. E' provato da tempo che la chimica e' assai piu' veloce ad individuare nuove sostanze di quanto non lo sia la capacita' normativa penale o sportiva. Quel limite e' probabilmente impossibile individuare.

Sono antiproibizionista, come la maggioranza di questo e di altri paesi. E inoltre sono consapevole che la prestazione e la competizione sportive siano "falsate" non soltanto dal doping, ma anche da condotte del tutto legali, sia sul piano delle leggi, sia su quello delle normative sportive.

Nello sport c'è gia' molta ipocrisia; sarebbe bene non immetterne altra.

Gli atleti di alto livello violentano totalmente la propria vita; altrimenti i risultati non arrivano. Anche questo, come altro, fa parte del potere di disporre di se' che va riconosciuto ad ogni persona. L'unica cosa da perseguire e' il doping imposto all'atleta, non quello liberamente scelto."

Per informazioni: 06.68.97.91

 
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