Roma 22 luglio 1999 - Tra maggioranza e minoranza, sul giudice unico, vi è stato l'ennesimo compromesso che renderà ancora maggiore la distanza tra cittadini e classe politica.
L'abnorme provvedimento licenziato ora dalla Camera e che il Senato certamente approverà, malgrado i palesi dissensi emersi in Commissione, farà si che fino al 2 gennaio del 2000 l'amministrazione della giustizia resterà pressochè paralizzata poiché è ragionevolmente prevedibile una valanga di ricusazioni dei GUP.
In questo modo, la maggioranza ha smentito se stessa bocciando alla Camera quanto aveva sostenuto al Senato e l'opposizione si è adeguata nella speranza di ottenere in tempi bervi la costituzionalizzazione del 513.
In tal modo principi fondamentali, quali quelli sulla incompatibilità tra GIP e GUP, sono stati accantonati in nome di un realismo che diventa sempre più inaccettabile.
Malgrado ciò coltivo la speranza che alcuni "coraggiosi" tra i molti che si sono dichiarati contrari, votino contro il decreto in dispregio ad ogni disciplina di partito ma in sintonia con il diritto e la propria coscienza.