Roma, 2 luglio 1999
"Due fatti non potevano essere perdonati dal regime a Emma Bonino: il primo di aver saputo servire con straordinari, davvero unici riconoscimenti internazionali e comunitari, le istituzioni, l'Europa, il proprio Paese, i suoi propri ideali di giustizia e di libertà; il secondo, la fiducia e l'amicizia degli italiani che sempre più la pongono in cima alle loro preferenze, per la sua vita, le sue idee, i suoi obiettivi ideali e politici.
Mentre ringraziamo Emma Bonino per la splendida prova da lei fornita anche per i suoi ideali e per i suoi compagni di speranze e di lotte, mentre ringraziamo gli italiani e i tantissimi politici e esponenti della classe dirigente che l'hanno sostenuta e la sostengono contro i veti protervi e donrodrigheschi dei padroni del regime, da D'Alema a Berlusconi, da Prodi a Larizza, D'Antoni, Cofferati, in questa occasione, da Giovanni Agnelli, diciamo ancor più forte: Rivoluzione liberale e Stati Uniti d'Europa."