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Notizie lista Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 7 luglio 1999
SERENISSIMI- SEN. PIETRO MILIO DELLA LISTA PANNELLA PRESENTA INTERROGAZIONE AL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
DICHIARAZIONE DI PIETRO MILIO E DEL PARLAMENTARE EUROPEO MARCO CAPPATO.

Roma 7 luglio 1999 - Il Senatore Pietro Milio della Lista Pannella, che sarà presente domani alla manifestazione organizzata dal Comitato per i diritti del popolo veneto davanti al carcere di Padova, ha presentato oggi un'interrogazione urgente al Ministro di Grazia e Giustizia relativa al caso del "serenissimo" Fausto Faccia, detenuto presso il carcere di Padova.

Fausto Faccia condannato per l'assalto al campanile di San Marco, avvenuto nel maggio del 1997, si trova attualmente in carcere per la revoca del beneficio degli arresti domiciliari e, nonostante la condanna, è recluso nella sezione riservata a coloro che devono essere ancora giudicati, in una cella in pessime condizioni igieniche e sanitarie insieme ad altri sette detenuti. Tale situazione rischia di pregiudicare la salute di Fausto Faccia.

Poiché le richieste di trasferimento non sono state considerate dall'amministrazione penitenziaria, il Senatore con l'interrogazione ha chiesto al Ministro di sapere quali sono le ragioni per cui Faccia non è stato ancora trasferito presso la sezione destinata ai detenuti già condannati come prescritto dalla legge; di provvedere immediatamente al trasferimento e di sapere anche quali provvedimenti il Ministro intende adottare per accertare e sanzionare eventuali responsabilità individuali nella vicenda.

Il Sen. Pietro Milio e il neo eletto parlamentare europeo della Lista Bonino Marco Cappato hanno dichiarato: "Il comportamento dell'amministrazione penitenziaria nei confronti di Fausto Faccia è molto grave poiché è in contrasto con i principi del nostro ordinamento che vietano trattamenti degradanti e con le norme che prevedono la detenzione in sezioni distinte delle persone condannate. Per ribadire il principio che i diritti dei cittadini devono essere rispettati sempre, siano questi liberi o detenuti, "serenissimi" o "italianissimi", esprimiamo la nostra solidarietà per i manifestanti che domani saranno davanti al carcere di Padova."

 
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