Roma, 6 agosto 1999

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova:

"Mese dopo mese la favola della "ripresa che sta per arrivare" si scontra inesorabilmente con la realtà di un declino industriale confermato dall'Istat anche per il mese di giugno.

Il Consigliere incaricato per Centro studi di Confindustria Guidi, giustamente, denuncia che l'industria italiana perde competitività tanto nei confronti del far-east che degli Stati Uniti. Lamentarsi del fatto che gli imprenditori italiana corrono nel pantano con lo zaino sulle spalle, è, sacrosanto, ma non basta a modificare la realtà.

Il Governo di centrosinistra si consuma tra immobilismo e riforme antieuropee, ancor più probabili con la nomina a ministro del lavoro del conservatore Salvi, che pare del tutto incapace di assumere decisioni non avallate dalla trimurti sindacale.

A Guidi e a tutti gli industriali, replichiamo che un modo per cercare concretamente di uscire dal pantano esiste ed è il nostro progetto referendario centrato sulla libertà del lavoro e dell'impresa. Basterebbero cento industriali determinati e non piagnoni a consentire di lanciare e vincere la sfida contro tutti gli apparati e le zavorre della partitocrazia e della sindacatocrazia che guidano il paese e l'economia con il freno a mano tirato. Altrimenti non resterà che aspettare la provvidenza: se le attese andranno deluse, però, nessuno si lamenti più."