CHIEDIAMO AL POLO, A FI, A BERLUSCONI STESSO, DI DARE INSIEME VITA E FORZA AD UNA ALTERNATIVA LIBERALE E LIBERISTA AL REGIME, E NON A UNA MERA "ALTERNANZA" NEL REGIME.Roma, 12 agosto 1999
"Vorremmo che altri, oltre Francesco Storace, mostrasse di aver
sufficiente onestà intellettuale e civile, oltre che intelligenza e correttezza politica, anche in FI e nel Polo. Da mesi e mesi Berlusconi usa menzogne e metodi incivili per coprire e giustificare (proprio "i sondaggi" ci dicono poi che non gli riesce) le sue costanti scelte in convergenza e sintonia con D'Alema (ed è ancora il meglio, il confessabile) su Presidenza della Repubblica, sulla Commissione di Bruxelles, sui referendum (che sono altra cosa dai "temi referendari"), sulle riforme, sulla politica dell'informazione (se "Mediaset" e "Il Giornale" prefigurano come Berlusconi governerebbe, e in alleanza a quali interessi e con quali idee ispiratrici, c'è da fare gli scongiuri). Ci ha accusati di aver "ingannato e raggirato" i nostri elettori.
Siamo chiari: così come ce ne andammo sbattendo la porta, dal "suk" di via dell'Anima, perdendo qualche parlamentare, ma non l'anima e il decoro, così oggi, al contrario di troppi altri, abbiamo paura solamente della viltà e del conformismo di tanti, e non siamo disposti nemmeno per un attimo a confonderci con loro.
Noi chiediamo al Polo, a Forza Italia a Berlusconi di dare insieme forza e vita ad una alternativa al regime e non a una mera "alternanza" nel regime.
Il 2, 3, 4 settembre si torna a votare firmando, nei nuovi "Referendum Days", per questo obiettivo. L'immensa maggioranza del popolo del Polo, di Forza Italia, lo e ci comprende. E, in quello dell'Ulivo, è forte, alla base, la stessa tendenza.
Non mi stupirei se "i sondaggi" perfino di Crespi, riservassero a Berlusconi, ben presto, amare sorprese."