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Partito Radicale Rinascimento - 23 agosto 1999
REFERENDUM: PRIMI 16 ESPOSTI-DENUNCIA PER I COMUNI CHE HANNO OSTACOLATO LA RACCOLTA FIRME

Roma, 23 agosto 1999 - Il Comitato promotore dei referendum presenta stamane al posto di Polizia adiacente alla Camera dei Deputati di Roma, i primi 16 esposti-denuncia contro comuni che hanno ostacolato la raccolta firme. Si tratta di esposti circostanziati, preparati sulla base di testimonianze circostanziate, raccolte direttamente o telefonicamente dal 10 agosto ad oggi. I reati ipotizzati sono quelli di attentato ai diritti politici dei cittadini, rifiuto e omissione di atti d'ufficio, nonché abuso d'ufficio. In sintesi, ecco l'elenco dei comuni e i fatti oggetto delle denunce:

Bellona (CE): il responsabile del Comune si rifiuta di raccogliere le firme sui referendum

Massa Marittima (GR): il responsabile ha vidimato solamente i moduli per la raccolta delle firme su 10 referendum, rendendo impossibile la raccolta sui restanti 10 referendum.

Cinto Euganeo (PD): nessun funzionario se ne occupa

Santo Stefano del Sole (AV): non sanno dove sono i moduli ed il responsabile è in ferie

Vellezzo Bellini (PV), Volturara Irpina (AV), Teggiano (SA): i responsabili sono in ferie e nessuno è stato delegato al loro posto

Illorai (SS), Uggiano La Chiesa (LE), Monteforte D'Alpone(VR), Cornaredo (MI), Mascalucia (CT), Montorio Romano (RM), Nanto (VI), Olgiate Comasco (CO), San Martino Siccomario (PV): i responsabili del Comune affermano di non avere ricevuto i moduli, per i quali invece il Comitato Promotore detiene la lettera di vettura che comprova l'avvenuta consegna.

Il Comitato promotore referendum rileva altresì che, in base al monitoraggio telefonico effettuato su tutti gli 8.100 comuni, soltanto il 43% di essi dichiarano di aver raccolto più di una firma per referendum. Il 10% dei comuni dichiara di averne raccolto una, e i restanti comuni o non hanno raccolto firme, oppure non sono nemmeno in grado di fornire alcuna informazione. Sono poi già 155 i comuni che hanno autonomamente stabilito di interrompere la campagna referendaria e di rinviare moduli senza alcuna firma al Comitato promotore.

Con ogni evidenza l'impegno del Governo, pubblicamente annunciato a più riprese sia dal Presidente del Consiglio che dal Ministro degli Interni, o non c'è stato, oppure, e sarebbe ancora più grave, non è servito a nulla rispetto ad una amministrazione pubblica oggettivamente incapace di assolvere alle proprie funzioni, o addirittura, in alcuni casi, attivamente impegnata ad impedire l'esercizio di diritti fondamentali dei cittadini.

Va inoltre rilevato che fin dall'inizio della campagna avevamo richiesto ai vertici RAI di fornire le informazioni fondamentali riguardanti le modalità della raccolta firme, in particolare riguardanti la nuova possibilità di autentica da parte dei consiglieri comunali e provinciali e la possibilità per i cittadini di firmare fuori dal loro comune di residenza. Nulla di questo ad oggi è stato fatto.

 
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