DICHIARAZIONE DEL SEN. PIETRO MILIO
Roma 29 settembre 1999 - Il connubio Polo Ulivo continua. Maggioranza ed
opposizione sono impegnate nell'approvazione di leggi manifesto quali
quelle sul giusto processo o sul voto degli italiani all'estero. Cornici
vuote poiché queste leggi servono solo a mistificare l'incapacità delle
forze politiche a risolvere i veri problemi del paese ma ciò che è ancora
più grave, confermano la sordità delle forze politiche ad ascoltare la voce
di quei 16 milioni di cittadini che firmando i referendum radicali vogliono
l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, delle ritenute fiscali
in busta paga per i lavoratori dipendenti, l'affermazione della
responsabilità civile dei magistrati, la smilitarizzazione della Guardia di
Finanza, la riforma della sanità e del sistema elettorale in senso
maggioritario .
Trovo scandaloso che con una legge come quella approvata oggi dal Senato,
sol perché titola giusto processo e si definisce legge costituzionale si
pensi davvero di risolvere i problemi legati all'amministrazione della
giustizia. Ben altri sono i punti su cui deve concentrarsi la riforma della
giustizia: innanzitutto la separazione delle carriere, l'affermazione della
responsabilità civile dei magistrati ma anche la trasformazione dei termini
ordinatori in perentori, la riforma della nomina al CSM, il divieto per i
magistrati di svolgere incarichi extragiudiziari, e la riduzione dei tempi
di carcerazione preventiva.
Su tutto ciò continua il silenzio delle forze politiche, che mi conferma
come solo i referendum radicali sulla giustizia possano cambiare il
sistema.
Mi auguro solo che coloro che oggi hanno detto si al voto degli italiani
all'estero dicano si e non censurino il voto degli italiani sui referendum.