Roma 29 settembre 1999 Il Senatore Pietro Milio considera scandaloso il
modo in cui è stata gestita la missione Arcobaleno, prima con la polemica
sugli aiuti umanitari destinati ai profughi del Kossovo dimenticati nel
porto di Bari e ora con i video che documentano il saccheggio ai container
nel campo profughi di Valona.
Uno scandalo secondo il Senatore che ha assunto una gravità tale per cui le
responsabilità politiche non possono essere cancellate da una riduttiva
discussione sulle date in cui sarebbero stati commessi dei reati.
Poiché a queste gravi inadempienze si aggiunge il fatto che, da notizie
apparse sulla stampa, risulta che un noto boss albanese (Rami Isufi),
indossando una maglietta della protezione civile, ha partecipato ad una
partita di calcio con gli italiani che gestivano il campo di Valona, in
un'interrogazione rivolta al Ministro dell'Interno, Milio ha chiesto di
sapere:
quali erano esattamente i compiti e lo stato giuridico della polizia e
dell'esercito italiano impiegati nella missione in Albania;
per quali ragioni, non si è tenuto conto del parere del Comitato
parlamentare Shengen che il 14 aprile u.s. chiedeva di riconsiderata la
realizzazione di un centro profughi a Valona, per la presenza delle
organizzazioni malavitose
se sono state accertate connessioni tra gli italiani presenti in Albania e
organizzazioni criminali locali;
e se il sottosegratrio Barberi non ritenga per la scandalosa gestione
politica della missione Arcobaleno e dunque dell'enorme generosità del
popolo italiano, di doversi dimette.