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Partito Radicale Rinascimento - 14 ottobre 1999
Lettera di Marco Pannella agli eletti e ai mezzi di informazione dell'area napoletana

Roma, 14 Ottobre 1999

Sig. Direttore,

Sigg. Eletti dell'area napoletana.

Poiché per la millesima ( e non esagero) volta si è sepolta ogni mia manifestazione di opinioni e ogni azione relativa a questo e ad altri aspetti drammatici dell'area che avrebbe dovuto essere quella della "grande Napoli", a titolo di esempio e anche di vergogna per i media interessati, torno ad inviare una mia dichiarazione totalmente censurata dalla stampa "nazionale" e napoletana.

Sembra un destino. Che si tratti del cosiddetto "caso Cirillo"- in realtà caso interessante tutti i poteri napoletani e nazionali -, che si tratti del caso Tortora, che si tratti del "caso Bagnoli" e del suo costante aggravamento anche in questi giorni, che si tratti di quel progetto di "grande Napoli" che è stato l'unico ad affrontare strutturalmente il problema della riforma di un territorio che produce camorra e morte, che si tratti di questo "caso Vesuvio", la reazione è sempre più confermata.

Ma sarebbe un errore scomodare una cosa così importante quale il "destino": si tratta di una classe dirigente che produce innanzitutto corruzione intellettuale e pratica e che ne è - al contempo - l'espressione puntuale.

Marco Pannella

PANNELLA: A PROPOSITO DEL VESUVIO E' L'ORA DI RIBADIRE CHE UNA IMMANE TRAGEDIA VIENE PREPARATA, COSTRUITA, IMPOSTA NON DALLA NATURA MA DAL POTERE, NAPOLETANO E ITALIANO.

Roma, 14 Ottobre 1999

"Trovo non più solamente scandaloso e assolutamente irresponsabile, ma letteralmente criminale il modo in cui la classe dirigente italiana (e, in particolare, quella napoletana) continua a rimuovere e censurare il drammatico problema posto dall'avvenuto insediamento di mezzo milione di persone sulle falde del Vesuvio.

Trovo osceno che Parlamento e governo nazionali, Consiglio regionale campano, Consiglio provinciale napoletano, consigli comunali dell' area vesuviana, eletti nazionali e locali continuino da ormai quasi vent'anni ad opporre al mondo scientifico nomi di regime, a noi radicali, alla realtà solo silenzio e censura, a copertura di infami interessi particolari e di più diffusi, accecanti e accecati interessi di massa.

Una immane tragedia annunciata è in tal modo preparata , costruita, aggravata, ogni giorno di più, dagli uomini, dal potere, ben più che dalla natura".

 
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