TOSSICODIPENDENTI: CAIANIELLO, NON SERVE L'INTIMIDAZIONE
Roma, 19 ottobre 1999
In merito alla recente proposta del leader di AN Gianfranco Fini, di riservare il ricovero coatto ai tossicodipendenti, il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Vincenzo Caianiello ha dichiarato alla nostra emittente:
" La tossicodipendenza è un male tristissimo del nostro tempo e pensare di sradicarla, equivale a pensare che si possa sradicare il male dal mondo. Nessuno è in grado di dare una ricetta definitiva,
L'esigenza di procurarsi la dose quotidiana, induce inevitabilmente a delinquere. Io vorrei incontrarmi con coloro che sono così ostili all'idea che, sia pure in fase sperimentale, si possa provare la somministrazione controllata nei confronti di quei soggetti per i quali l'intimidazione non serve assolutamente a nulla. Io credo che, nel momento in cui il tossicodipendente avverte l'esigenza di assumere la dose, non vi è intimidazione che tenga, anche se gli viene prospettato l'ergastolo.
Il problema è quello dei costi-benefici: da una parte la società, che ha il diritto di essere tutelata; dall'altra queste persone che si dimostrano irrecuperabili. La somministrazione controllata eliminerebbe la grande criminalità che non avrebbe più alcun interesse economico a coltivare quel tipo di mercato ed eviterebbe oltretutto l'emarginazione dei tossicodipendenti. Insomma, mi sono accorto che le politiche proibizioniste non sono servite a nulla."