Roma, 22 novembre 1999

"Da decenni abbiamo - con e dopo Ernesto Rossi - denunciato il carattere parastatale e reazionario del sindacalismo ( un tempo denominato "operaio") italiano, alleato storico del padronato industriale padano, come Gaetano Salvemini denunciò sin dalla seconda decade di questo secolo.

Tentò di sottrarsi a questo destino la CISL del professor Romani, alla sua nascita e per qualche lustro.

Oggi, con D'Antoni, la CISL getta la maschera e è ormai matura per rappresentare la "cinghia di trasmissione" della "Destra sociale" di AN e del Polo. Altro che Forza Italia, ancora inquinata, com'è, dalla presenza liberale di Antonio Martino e qualche suo dintorno! Mentre il buon D'Alema meriterebbe di essere amato e appoggiato dal sindacalismo americano dell' AFL-CIO degli anni cinquanta, che - purtroppo per lui - non c'è più. Per la verità ci saremmo anche noi, con i nostri referendum, ma senza la possibilità di emettere nè dollari né rubli."