Roma, 29 novembre 1999"Le elezioni di ieri confermano che Ulivo e Polo, Rifondazione e Lega, tutti insieme, non riescono nemmeno a raggranellare il rispetto e l'interesse della maggioranza dell'elettorato italiano. Le loro risse, non meno delle loro complicità sostanziali e di sistema, da antipopolari quali sono sempre state, diventano sempre più chiaramente impopolari ed estranee alla coscienza liberale e democratica del paese.
Inoltre, in questo vero e proprio concorso a chi scende più in basso tra Ulivo e Polo, una cosa è certa: che i sondaggi "elettorali" usati per continue rodomontate, sono per l'autodoping del Polo, e che è l'ora di tornare ad un minimo di serietà.
E' l'ora, insomma, di costruire una radicale alternativa liberale e liberista, "americana" e federalista, antipartitocratica alla politica di lor signori, che - non dispiaccia troppo al Presidente Ciampi - sta installando l'Italia nella zona più povera e desolata delle società occidentali".