Roma,30 dicembre 1999Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato europeo della Lista Bonino:
"Il Ministro Cesare Salvi, nel suo accanimento antireferendario di questi giorni, non solo usa argomentazioni strumentali ma afferma cose prive di fondamento giuridico.
Prendiamo ad esempio il referendum radicale sul collocamento, che chiede la rimozione di alcuni vincoli all'attività delle società private per il collocamento al lavoro (restando nel frattempo attivo il collocamento pubblico gratuito).
Il Ministro sostiene che il referendum sarebbe da dichiarare inammissibile perché eliminerebbe il divieto tassativo per le agenzie di chiedere un compenso al lavoratore collocato, ed in questo senso sarebbe in contrasto con una Convenzione dell'OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro).
Salvi si dimentica di dire che la Convenzione OIL del 19/6/1997 sul collocamento privato non è stata adottata dall'Italia. Non solo, se è vero che la convenzione stabilisce il principio generale della gratuità al comma 1 dell'articolo 7, al successivo comma 2 stabilisce che "nell'interesse dei lavoratori coinvolti" si può derogare a tale principio generale. Anche qualora la Convenzione venisse adottata, quindi, il referendum confermerebbe la sua efficacia e validità.
Il Ministro del lavoro, anziché proseguire nella sua opera di disinformazione, potrebbe investire il suo Ministero del compito di offrire agli italiani una informazione completa ed obiettiva sui temi oggetti di referendum, in maniera analoga a quanto accade negli altri paesi referendari coma la Svizzera."