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Notizie lista Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 7 gennaio 2000
COMITATO DI COORDINAMENTO DEI RADICALI PER LA RIVOLUZIONE LIBERALE E FEDERALISTA E PER GLI STATI UNITI D'EUROPA: TESTO DELLA MOZIONE APPROVATA ALL'UNANIMITA IL 7 GENNAIO 2000

Il "Comitato di coordinamento dei radicali per la rivoluzione liberale e federalista e per gli Stati Uniti d'Europa", gli eletti nazionale della Lista Pannella ed europei della Lista Bonino, i rappresentanti dei soggetti dell'area radicale e dei venti Comitati promotori dei referendum, riuniti a Roma il 6 e il 7 gennaio 2000,

nel sottolineare gli eccezionali successi conseguiti nell'ultimo anno, dalla campagna per l'elezione di Emma Bonino alla Presidenza della Repubblica alle elezioni europee del 13 giugno, fino alla raccolta di 16 milioni di firme sui 20 referendum liberali e liberisti, successi che testimoniano in modo sempre più evidente la profonda sintonia delle proposte radicali con le esigenze e le aspettative di riforma della maggioranza degli italiani;

nel ricordare che questi successi sono stati resi possibili dalla decisione - resa necessaria dall'illegalità della vita delle istituzioni italiane, dall'alterazione del gioco democratico e dalla sempre maggiore negazione del diritto dei cittadini ad essere correttamente e completamente informati - di mettere in causa il patrimonio dell'intera area radicale, decisione prefigurata un anno fa in sede di costituzione del Comitato e successivamente assunta dall'"Assemblea dei Mille";

nel denunciare come oggi il Governo e la sua "opposizione" siano più che mai uniti in un regime

- il regime della proporzionale, dei 44 partiti e del loro finanziamento pubblico, della concertazione neo-corporativa vecchia di ottant'anni tra il grande capitale assistito e le burocrazie del sindacato parastatale - che condanna l'Italia, dall'economia alla giustizia, a condizioni di crescente marginalizzazione rispetto ai maggiori paesi occidentali;

AFFERMA che con l'appuntamento referendario si è incardinata la possibilità di uno scontro sociale e ideale che porti ad una vera e propria rivoluzione liberale in Italia. E' su questo, dunque, che si misura la collocazione e la natura stessa delle forze politiche: il vero confronto, il vero spartiacque, in Italia, è oggi fra chi, nel concreto agire politico, sostiene e chi avversa il progetto referendario liberale e liberista;

RICORDA di aver in ogni modo sollecitato tutte le forze e gli esponenti politici che vogliono qualificarsi come liberali ad assumere le loro responsabilità rispetto al confronto referendario; di aver proposto che su questa base, a partire da questo discrimine, si giungesse alla formazione di un'alleanza politica generale capace di vincere, attraverso tutte le scadenze politiche ed elettorali, la battaglia per la rivoluzione liberale; di aver finora incontrato chiusura, sordità e scelte di fatto opposte da parte degli interlocutori, a partire dal leader del Polo;

INVITA la Corte Costituzionale, in vista dell'imminente giudizio sull'ammissibilità dei referendum, a rendere onore al proprio ruolo di garante della Costituzione, restituendo ai cittadini - come autorevolmente richiesto anche da tanta parte del mondo giuridico - la loro sovranità e il pieno diritto di disporre del "secondo voto" loro assegnato dalla Carta costituzionale;

SOTTOLINEA come a questo processo di rivoluzione liberale debba necessariamente accompagnarsi, a partire dalle prossime elezioni regionali, una vera e propria rivoluzione federalista che integri le forme storicamente consolidate del federalismo americano e di quello svizzero, contro il nazionalismo - sempre e necessariamente antifederalista - che unisce i Bossi, i Milosevic e gli Zhirinowsky;

INDIVIDUA nei consigli regionali da eleggere nella prossima primavera delle vere e proprie assemblee costituenti, che dovranno per un verso adottare leggi elettorali anglosassoni, mettendo così finalmente al centro della vita politica delle regioni le persone e il territorio e non le burocrazie dei partiti, e per altro verso attivare immediatamente tutti gli strumenti di democrazia diretta già previsti dall'ordinamento - e finora rimasti inutilizzati -, coinvolgendo così i cittadini nelle decisioni che li riguardano più da vicino;

per questo, DELIBERA l'immediato avvio della raccolta delle firme necessarie per la presentazione, con propri candidati Presidenti, delle Liste radicali Emma Bonino nelle 15 regioni coinvolte dalla prossima scadenza elettorale;

SOTTOLINEA che le condizioni organizzative dell'area radicale per questi appuntamenti politici sono estremamente gravi, e rivolge quindi un invito a tutti i militanti radicali e a tutti i cittadini italiani affinché partecipino ad una sottoscrizione straordinaria che consenta di raccogliere, come primo obiettivo, una somma di almeno 7 miliardi di lire entro il 10 febbraio prossimo;

RIVOLGE infine un pubblico, solenne e fiducioso appello al Presidente della Repubblica, garante della Costituzione, perché vengano immediatamente denunciati e rimossi gli ostacoli frapposti al rispetto delle regole democratiche e all'esercizio dei diritti costituzionali dei cittadini.

 
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