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Partito Radicale Rinascimento - 7 gennaio 2000
Segue l'intervista a Emma Bonino su "Il Giornale" di venerdì 7 gennaio 2000, pag 5

EMMA BONINO

"QUESTA SINISTRA REAZIONARIA CI PORTERA' IN ROVINA"

Alessandro Caprettini

da Roma.

Ore cruciali e il coordinamento radicale scalda i motori. Attende di capire - in riunione plenaria che si chiuderà quest'oggi - il perché del Consiglio dei ministri convocato da D'Alema sui referendum per questa mattina. E si prepara a difendere il corposo "pacchetto" di referendum (20) davanti alla Corte Costituzionale che da giovedì inizierà a esaminare i quesiti. Ed è con occhio sospettoso che si guarda alle mosse di D'Alema e compagni. Se - come pare - il premier non sembra intenzionato a far muovere l'avvocatura dello Stato, perché questo Consiglio dei ministri dedicato proprio ai referendum? Emma Bonino, è cauta. Aspetta di capire. "Vediamo se pensano a qualche leggina-bidone per evitare i referendum .Ma questo problema non può e non deve nascondere quello principale".

E CIOE'?

"La Consulta sarà ispirata e funzionale alla lotta politica e agli interessi di parte che si scontrano con i nostri referendum o "tornerà" alla Costituzione, e a tutelare quindi i diritti costituzionali e democratici dei cittadini?".

RESTIAMO ALL'APPUNTAMENTO DI PALAZZO CHIGI, PER ORA. QUALCUNO SOSTIENE CHE, PUR NON MOBILITANDO L'AVVOCATURA, QUESTA MAGGIORANZA PUO LANCIARE UNA MOBILITAZIONE CONTRO I VOSTRI REFERENDUM. E ALLORA?

"Sarebbe non solo del tutto legittimo, ma del tutto normale da parte di questa vecchia sinistra che - come ammoniva un radicale eroico e democratico come Ernesto Rossi, sin dal 1953 - condizionata dai sindacati operai e parastatali non può produrre che una politica reazionaria! Per non parlare poi di questo Ppi, erede non certo di De Gasperi o del cattolicesimo liberale, ma della peggiore tradizione Dc, quella sanfedista e statalista. Ma è altrettanto legittimo e naturale che anche noi, contro il loro controriformismo, acceleriamo e irrobustiamo la lotta per una radicale alternativa liberale e liberista, federalista e democratica. Ne va del declino storico preoccupante dell'Italia, che costoro non sono più nemmeno capaci di gestire, poiché stiamo rovinando nel fallimento istituzionale ed economico".

NOTO CENNI PREOCCUPATI SULLE DECISIONI CHE DEVE PRENDERE LA CONSULTA. SEGNALI NEGATIVI?

"Nessun segnale. Gli unici, e positivi, sono quelli venuti da un convegno che abbiamo organizzato proprio sull'ammissibilità dei quesiti e che ha visto la partecipazione dei massimi costituzionalisti e di quasi tutti gli ex presidenti della Consulta. L'appuntamento si chiamava: "Tornare alla Costituzione". Ne è emerso che se il parametro di giudizio sarà l'articolo 75 della Costituzione (quello relativo ai referendum appunto, ndr) e non prevarranno logiche di tipo politico, i quesiti dovrebbero essere ammessi".

ONOREVOLE BONINO, C'E UNA DOMANDA POLEMICA CHE CIRCOLA DI QUESTI TEMPI: PERCHÉ MAI VOI RADICALI, SOSTENITORI DEL MAGGIORITARIO FINO AD ARRIVARE AL REFERENDUM, QUANDO POI SI VOTA VI PRESENTATE UN PO' COME UN TERZO POLO, SENZA SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE?

"E' la più solenne delle scemenze, questa che si fa circolare! Perché mai allora staremmo lottando da decenni (e solo ora il Paese sembra pronto a seguirci) per passare al sistema politico ed elettorale americano se senza questa riforma si potesse realizzare ugualmente il bipartitismo? Il nostro inno potrebbe essere "Tu vuo' fa' l'americano" di Renato Carosone! E invece sono 50 anni che ci si dice: o con la DC contro il PCI, o con il PCI contro la DC. La variante d'oggi - ma è sempre la stessa solfa - è o coll'Ulivo o col Polo. E si finisce sempre per essere truffati tutti quanti, il Paese intero!".

LA MAGGIORANZA DI GOVERNO, COMUNQUE, NON APPREZZA NESSUNO DEI VOSTRI REFERENDUM, COME E POSSIBILE CHE SI POSSANO ALLORA IPOTIZZARE ACCORDI CON VOI PER LE REGIONALI?

"Bisognerebbe chiederlo a loro, ai loro militanti ed elettori: tutti convinti che la flessibilità del mercato del lavoro, di un po' di mercato nella sanità e così via, rappresentino davvero un "massacro sociale"? Tutti convinti, come D'Antoni, che con i referendum sulla flessibilità si farebbero chiudere le fabbriche? Se chiude la Good Year di Cisterna non è forse colpa proprio della rigidità sindacale italiana che fa sì che gli americani preferiscano Singapore a Latina? Possibile che nessuno, a sinistra, sia convinto come noi che forse con un po' più di libertà economica si potrebbe sperare che non se ne chiudano più di fabbriche e, anzi, se ne aprano di nuove?".

E' UN INTERROGATIVO CHE I DIESSINI PROVERANNO A SCIOGLIERE NELL'IMMINENTE LORO CONGRESSO .

Te lo raccomando Veltroni. Ha scoperto ora l' "I care" che i radicali importarono dagli USA usandolo per le marce antimilitariste di fine anni '60. L'ha scoperto ora non sapendo che era lo slogan con cui i ciellini si presentavano per chieder voti nelle università alla fine del '70! Scopre tutto in ritardo, quello! Il Dalai Lama, la fame nel mondo, la lotta alla pena di morte . E almeno citasse la fonte. Macché. Un'operazione di plagio in piena regola aggravata dal fatto che per perdere la faccia comunista si cerca di indossare una maschera cattolica".

DOPO GLI INCONTRI DI STRASBURGO CON BERLUSCONI, COME VANNO LE COSE CON IL POLO?

"Ci siamo incontrati altre volte. Ho addirittura proposto a Berlusconi di costituire il ticket Bonino-Berlusconi per un governo liberale e federalista del Paese. Mi pare ne stia scegliendo un altro di ticket. Comunque se andrà in fondo con l'accordo con Bossi e Buttiglione, sarà confermata che sceglie di far da spalla all'Ulivo, facendo opposizione nel e per il regime e non l'opposizione a questo regime".

 
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