Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo
Bruxelles, 13 gennaio 2000
A più di tre mesi dalla bocciatura comunitaria della sua prima farraginosa stesura, si continua a non avere notizie del nuovo piano di programmazione italiano dell'obiettivo 2 per il 2000-2006.
I servizi della Commissione a Bruxelles, senza sembrare a dire il vero molto sorpresi, non hanno ancora ricevuto ad oggi una nuova proposta.
Questo ritardo é grave e rischia di essere non recuperabile.
Se, come sembra, le amministrazioni regionali non hanno alcuna intenzione di rivedere le quote inizialmente previste e di creare scontenti in periodo di campagna elettorale, allora é molto probabile che le regioni del nord inizieranno l'attuazione della nuova fase dei fondi addirittura nel 2001! Ancora una volta, con il concorso di colpa delle amministrazioni nazionali e regionali, si corre il rischio di perdere fondi per lo sviluppo e la riconversione industriale.
Né questa situazione rischia di migliorare prossimamente visto il marasma che caratterizza attualmente la "cabina di regia".
Si parla molto in questi giorni in autorevoli ambienti governativi, di radicali "anti sociali".
Come definire allora chi lascia inutilizzati 5.000 miliardi di lire (di solo contributo comunitario), per migliorare le infrastrutture, per creare nuovi posti di lavoro, per la formazione professionale? Non é forse un atteggiamento oltre che irresponsabile altrettanto "anti sociale"?