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Partito Radicale Rinascimento - 26 gennaio 2000
REFERENDUM LICENZIAMENTI
I SINDACATI RISPONDONO

Roma, 26 gennaio 2000

La singolare situazione per cui sindacati e partiti politici sono esentati, secondo la legge 108 del 1990 - dall'obbligo di reintegro sancito dallo Statuto dei lavoratori - cioè godono della stessa possibilità che il referendum radicale vorrebbe introdurre per tutti - fa rispondere così alcuni esponenti del sindacato, interpellato da Radio Radicale.

GIORGI CREMASCHI -SEGRETARIO FIOM CGIL PIEMONTE

"Trovo giusto che la Confindustria o la Fiom del Piemonte o il Partito Radicale licenzino - se non è più d'accordo con loro - Fossa o Cremaschi o Pannella. Non trovo giusto che venga licenziata la segretaria di Fossa o quella di Cremaschi o quella di Pannella.

Ma non trovo nemmeno giusto che siccome oggi c'è una legislazione più agevole per licenziare la segretaria di Pannella o di Fossa o di Cremaschi, si debba estendere questa possibilità al metalmeccanico della Fiat. Non mi pare però che nella Cgil ci siano casi di licenziamento di questo tipo, non abbiamo mai applicato questa possibilità. Comunque sono d'accordo: lavoriamo tutti insieme contro questo referendum e poi cerchiamo di estendere questo diritto ai dipendenti dei sindacati o dei partiti".

FABIO CANAPA- SEGRETARIO CONFEDERALE UIL

"E' vero, forse tutti dovremmo rispondere ad un richiamo di coerenza. Però va anche detto che un conto è essere dipendenti di un'azienda, un altro è la dipendenza in una organizzazione in cui è la militanza il tratto distintivo. Quando salta la militanza non c'è niente da fare Noi siamo disposti ad applicare il principio del reintegro, ma a patto che si parli di mansioni operative Non si può chiedere ad un sindacato di tenersi i casa un avversario che ha cambiato idea Credo sia una cosa diversa dal rapporto di fiducia tra un lavoratore e l'azienda".

STEFANO CETICA - SEGRETARIO DELL'UGL

"Credo che su questo abbiate perfettamente ragione, ma di questa cosa bisognerebbe imputare il legislatore, perché è una cosa che riguarda anche i partiti e i partiti hanno fatto questo tipo di legge pensando a loro. Il sindacato non viene mai coinvolto in processi di licenziamento. O quasi mai. Certo, anche i sindacato ha dovuto alleggerire di molto i suoi livelli occupazionali".

 
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