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Notizie lista Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 29 gennaio 2000
da il Mattino di Padova sabato 29 gennaio 2000 pag.1,3

Regione Veneto, una partita a tre

Pannella: "Galan è perdente, noi radicali corriamo da soli"

E Fini mette i paletti all'alleanza del Polo con la Lega di Bossi

di Paolo Possamai

VENEZIA. Le elezioni del 16 aprile non possono essere ridotte solo a un duello fra Massimo Cacciari e Giancarlo Galan. Ci saranno anche i radicali, probabilmente guidati dal coordinatore nazionale Marco Cappato (europarlamentare del Nordest). Secondo Marco Pannella, Galan "è un candidato ad handicap", che pone "ardui problemi" ai suoi sostenitori nel confronto con Cacciari.

Il leader storico dei radicali, in un'intervista rilasciata al nostro giornale, chiede al Polo di cambiare candidato e lancia il programma per una Costituzione, su misura per il Veneto, che prenda dall'America la figura del governatore e dalla Svizzera il sistematico ricorso ai referendum. Ieri, intanto, Gianfranco Fini ha posto nette condizioni per il patto del Polo con Bossi (che stasera sarà a Mestre per un comizio). Galan è alle prese con la composizione della lista maggioritaria, operazione attraversata da polemiche sia fra gli alleati, sia interne a Forza Italia, con il replay dello scontro fra il leader e l'eurodeputato veneziano Renato Brunetta.

VENEZIA. I sondaggi hanno consigliato ai radicali di spendere la candidatura di Emma Bonino in Piemonte, dove sarebbe assai competitiva sia rispetto a Enzo Ghigo (presidente uscente, Polo), sia nei riguardi di Livia Turco (sfidante, ministro ds). Ma anche nel Veneto i radicali faranno gara a sé per le Regionali e saranno concorrenti temibili, anche perché potrebbero calamitare voti leghisti.

La questione delle alleanze, nelle parole di Marco Pannella, non è peraltro chiusa. Il leader storico dei radicali non rinuncia a rilanciare la sua offerta d'intesa, in primis, al Polo. "Ma prima delle alleanze - rimarca Pannella - per noi vengono, davvero, i programmi. Un gruppo internazionale di giuristi sta redigendo per noi, e questo lavoro sarà finito nelle prima decade di febbraio, un progetto di Costituzione per la Regione, intesa come Stato europeo. Le prossime urne sceglieranno un'assemblea costituente, non un semplice Consiglio regionale".

MA LA NUOVA COSTITUZIONE VENETA SARA DIVERSA DA QUELLA LOMBARDA O UMBRA?

"Vi sono elementi di specificità che saranno rilevati, nell'intento di dare pienamente il potere ai veneti. Ma al fondo si tratta di un combinato fra un sistema statunitense, con la figura del governatore e la legge elettorale maggioritaria a turno unico, e l'istituto referendario "alla svizzera". Siamo in presenza di una non demagogica occasione di rivoluzione federale, poiché l'astuzia della storia si incarica di aggirare l'articolo 138 della Costituzione nazionale. Se avessimo 15 Regioni che si danno poteri da Stato federale, Roma cadrebbe".

PREVEDETE, QUINDI, I REFERENDUM QUALE COLONNA DELLA NUOVA REGIONE.

"A chi contesta questo istituto democratico, rispondo che si va in putrefazione quando tutto viene accentrato dallo Stato, non quando si chiede il parere dei cittadini su temi fondamentali, foss'anche sulla mitica fontanella".

A PARTIRE DA QUESTO PROGETTO, AVETE RICERCATO ALLEANZE. CON QUALI ESITI?

"Emma Bonino, anche attraverso Il corriere della sera, ha proposto un'alleanza a Berlusconi. Attendiamo risposte. Nei fatti Berlusconi ha però dato una risposta, alleandosi con Bossi e dichiarando che i referendum sono una sciagura. E' un'attitudine contraria al nostro programma liberale, liberista, federalista".

E DAL CENTROSINISTRA ATTENDETE QUALCHE RISPOSTA?

"L'Ulivo non ha strategie, non sa cosa vuole e s'è fatto risucchiare da un vortice di polemiche contro di noi, soprattutto in tema di referendum sociali. Dicono che vogliamo abolire il Servizio sanitario nazionale e l'Inail, mentre vogliamo abolirne i monopoli e non certo smantellarli. Rilevo che la presenza della sola Inail fa sì che l'Italia registri il più alto tasso europeo di morti sul lavoro. Nella situazione in cui si trovano, come fascisti e comunisti si limitano a usare contro di noi la lapidazione e le armi del linciaggio e della menzogna. Devo dire, però, che la sinistra sociologica è in qualche misura conforme e conformista rispetto alle radici sociali e conservatrici di questo schieramento. Berlusconi, invece, sa benissimo che il 90% dei suoi elettori sono di qua, quindi spera che la Consulta si comporti sui referendum da plotone d'esecuzione: rischierebbe, altrimenti, di entrare in contrasto con la sua base elettorale".

STANTE LA DIFFICOLTA O L'IMPOSSIBILITA DI TROVARE COMPAGNI DI STRADA, ANDRETE SOLI ALLA PROVA DEL 16 APRILE?

"Continuiamo ad augurarci una risposta del Polo. Due mesi fa, in tempi non sospetti, avevamo detto pubblicamente che Galan perde nel confronto con Cacciari, votato anche da un terzo degli elettori del Polo. Il centrodestra, per tutta risposta, ha annunciato che il candidato ufficiale era Cacciari. Spero che capiscano la necessità di una candidatura nuova, che possa convincere almeno tutta l'area di centrodestra".

IN QUESTO SENSO SI ESPRIMONO ANCHE I SONDAGGI SVOLTI DA SWG E ISTITUTO POSTER.

"Galan è un candidato che corre ad handicap, che contrapposto a Cacciari pone ardui problemi a chi lo sostiene. Ma alla nostra obiezione da Arcore è arrivato un ordine: o mangiate questa minestra, o saltate la finestra. La minestra non è di nostro gradimento".

E QUINDI CHI CANDIDERETE ALLA PRESIDENZA?

"Penso un esponente nazionale della Lista Bonino".

IN ABBINATA CON I VENETI D'EUROPA DI FABRIZIO COMENCINI?

"Dopo un breve contatto con gli ex leghisti di Comencini, a margine del confronto avviato con l'Ape di Gnutti e Comino, abbiamo constatato che non esistevano i presupposti per andare avanti. Manifestiamo invece una forte simpatia per la Life e per il tentativo di Fabio Padovan con il Fronte Marco Polo. Penso che potremo marciare separati per colpire insieme".

 
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