Roma, 31 gennaio 2000. Dichiarazione di Olivier Dupuis, deputato europeo e segretario del Partito Radicale Transnazionale:
"Il moltiplicarsi delle reazioni indignate davanti alla partecipazione al governo austriaco del partito di Haider ha il sapore del déjà-vu e della putrefazione. Ancora una volta la social-burocrazia europea, quasi unanime, decide di lanciare un anatema contro un avversario politico che non sa e non ha saputo combattere.
Per la buona e semplice ragione che questi dice ad alta voce ci. che essa pensa - e molto spesso fa sottovoce, a cominciare dalle questioni dell'immigrazione, della droga: niente meno che delle politiche proibizioniste criminogene che i radicali sono stati tra ile rare forze politiche a denunciare. Per non parlare della denuncia della degenerazione partitocratica di cui l'Austria non è la sola a detenere il triste monopolio. I ministri belgi che sono saliti in prima linea meglio farebbero a non dimenticarlo. Allo stesso modo di coloro, e sono numerosi, a Parigi o altrove, che continuano a vedere nei dittatori e criminali rossi di Pechino o d'altrove, degli interlocutori perfettamente ragionevoli e presentabili.
Contro quest'Europa del ripiegamento su se stessi e contro le ipocrisie dell'Europa social-burocratica: più che mai l'Europa della democrazia liberale e anglosassone, l'Europa federalista: gli Stati Uniti d'Europa".