Dichiarazione di Daniele Capezzone, responsabile informazione dei radicali:

Roma, 2 febbraio 2000 - Capo-coro lo zelante onorevole Elio Vito, i deputati di Forza Italia sono da quasi ventiquattr'ore ininterrottamente impegnati a ripetere la tesi berlusconiana secondo la quale i partiti, in campagna elettorale, non devono poter disporre tutti dei medesimi spazi televisivi, ma devono poter parlare soltanto in misura corrispondente ai propri risultati elettorali.

A puro titolo informativo, ci sembra utile ricordare quanto scriveva, esattamente su questo argomento, il 26 gennaio del 1995, lo stesso onorevole Vito insieme a Marco Taradash, il quale, però, a differenza del suo collega, non sembra aver mutato opinione: "Ci auguriamo che il Governo Dini sappia affrontare la questione della par condicio garantendo il rispetto dei valori generali della libertà di informazione e al tempo stesso la doverosa premessa secondo cui le liste al nastro di partenza della competizione elettorale devono avere uguali opportunità di accesso a tutte le trasmissioni di propaganda". E ancora, in materia di tribune elettorali, Vito e Taradash suggerivano di "estendere l'obbligo di svolgere un ciclo di tribune elettorali a tutte le reti televisive nazionali, garantendo a tutte le liste presenti nel medesimo ambito territoriale condizioni uguali di accesso".

Condividendo profondamente queste affermazioni, ci permettiamo di sottoporle, ancora oggi, all'attenzione dell'onorevole Vito e, naturalmente, a quella dell'attuale leader del suo attuale partito. Buona ri-lettura.