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Notizie lista Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 4 febbraio 2000
TESTO INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA DEI COMITATI PER I REFERENDUM
ROMA, 4 FEBBRAIO 2000

Il testo è stato stenografato e ribattuto da Giorgio Cusino

MARCO CAPPATO. Noi abbiamo da subito detto che uno dei tentativi che vogliamo percorrere e praticare immediatamente è quello di portare il caso italiano, cioè il caso della violazione dei diritti civili e politici dei cittadini in Italia, di portarlo in sede internazionale.

Questo ovviamente non soltanto in seguito, in conseguenza della sentenza della Corte ma di una situazione che andiamo denunciando nelle Procure della Repubblica di tutta Italia, da decenni, in particolare negli ultimi anni, sulla questione dell'informazione, quindi questa occasione della sentenza della Corte Costituzionale è appunto una occasione per riproporre, nel suo complesso il problema del processo politico, appunto dei diritti civili e politici dei cittadini, dopo che ormai, già in sede internazionale il disastro del sistema penale, del processo penale è arrivato ad essere internazionalmente conosciuto.

Le Istituzioni, poi vi distribuiremo un elenco, le Istituzioni alle quali ci rivolgeremo da subito, sono l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, perchè dal 1997 esiste una Commissione dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, che si obbliga del rispetto degli obblighi e degli impegni assunti dagli Stati membri, la Commissione de Suivi (?) cosiddetta e in particolare dello Statuto del Consiglio d'Europa e del rispetto della Convenzione europea di diritti dell'uomo.

Sempre in seno al Consiglio d'Europa, ci rivolgeremo anche al Comitato dei Ministri che si occupa di monitoraggio monotematico su libertà di espressione e di informazione, il funzionamento dei sistemi giudiziari, democrazia locale, funzionamento e protezione delle istituzioni democratiche.

Il Commissario speciale per i diritti umani del Consiglio d'Europa, che ha un ruolo indipendente e preventivo che si occupa di sensibilizzare gli stati, su situazioni preoccupanti o gravi di violazione dei diritti dell'uomo; la Commissione europea per la democrazia ed il diritto - cosiddetta Commissione di Venezia - sempre del Consiglio d'Europa, che è un organismo consultivo composto da esperti di Diritto nazionale e internazionale, si occupa anche di libertà pubbliche, partiti politici, giurisprudenza costituzionale.

Infine ci rivolgeremo anche, in sede di Nazioni Unite per i Diritto Umani di Ginevra dove il Partito Radicale Transnazionale è Organizzazione non governativa riconosciuta con status consultivo di I categoria; la prima riunione in calendario di questa Commissione è a cavallo tra marzo e aprile.

Ovviamente, in sede di Unione Europea, per appunto violazioni che sono state perpetrate e non per sbandierate violazioni future, come invece si è fatto sul caso Haider in sede di Unione Europea, sempre sulla base degli articoli 6 e 7 dei Trattati dell'Unione Europea, il problema sarà sollevato per la prima volta al Parlamento Europeo, Lunedì 14 febbraio a Strasburgo, dove si riunisce la Commissione per gli Affari interni e delle libertà pubbliche del Parlamento, in presenza del Commissario per i diritti dell'Uomo e Consiglio d'Europa Alvaro Gil Robles.

E' una prima serie di organismi internazionali rispetto ai quali stiamo già apprestando i dossier e i materiali informativi, i materiali per il ricorso per portare in quella sede il caso dei diritti civili e politici negati e violati nel nostro Paese.

MARCO PANNELLA. Grazie Marco Cappato, la parola è a Rita Bernardini per un sintetico puntualissimo e rapido bilancio dell'investimento politico, umano e civile che ha rappresentato e continuerà poi a rappresentare la battaglia di libertà e di liberazione del Movimento Radicale della Lista Bonino in Italia.

RITA BERNARDINI. Parliamo degli anni che vanno dal 1993 al 1999, ricordando che già nel 1993, nel progetto referendario, erano inseriti i referendum per l'abrogazione del sostituto d'imposta, sul Servizio Sanitario nazionale, per l'abolizione della Cassa integrazione straordinaria, sulle trattenute automatiche in busta paga, sulla abolizione della pubblicità nella Rai, della autorizzazione al commercio e della liberalizzazione degli orari e dei negozi e degli esercizi commerciali.

Vediamo allora quali sono le dimensioni di questa impresa politica: dal 1993 al 1999 sono state raccolte 41.770.000 firme, le persone coinvolte sono state 14.590, i tavoli allestiti 23.680, le ore di lavoro volontario ai tavoli e per il controllo delle firme sono state in tutto 405.000 che possiamo valutare in 12.570.000.000.

Citiamo anche il numero delle persone che in questi anni hanno digiunato per difendere i diritti e la legalità referendaria: sono state in tutto 14.675. In totale hanno digiunato 32.481 giorni, pari a 89 anni.

Fra le iniziative significative di questi anni ne ricordiamo una, quella della Maratona Oratoria nel corso della quale hanno preso la parola 303 oratori, che hanno parlato consecutivamente, senza mai fermarsi nemmeno un minuto, per 2.280 ore, pari a 120 giorni e cioè a 4 mesi continuati di comizio.

In questi anni ci siamo riuniti in sede istituzionale, per prendere le decisioni e per organizzare queste campagne, in 3 Congressi, 11 Convenzioni o Assemblee nazionali, 15 Consigli generali, 105 riunioni di Direzione o Segreteria nazionale o Comitato dei Radicali, per un totale di 1872 ore di riunioni e dibattiti.

Solo nel 1999 sono stati investiti oltre 50 miliardi proprio per queste iniziative e ricordiamo questi 50 miliardi è stato possibile investirli grazie alla vendita di Agorà telematica e di Radio Radicale 2.

MARCO PANNELLA. Grazie Rita Bernardini.

La parola a Sergio Stanzani.

SERGIO STANZANI. Ghedini.

Come voi sapete, per decisione che noi abbiamo preso ormai da tempo, noi ci presenteremo alle prossime elezioni regionali in tutte le Regioni, con liste radicali, che vuol dire liste composte da militanti, da iscritti al Partito Radicale o alle altre organizzazioni che compongono l'area radicale.

E' questa una risposta direi anticipata che noi avevamo dato alle nostre giuste preoccupazioni - i fatti lo dimostrano - su quello che ci si poteva e ci si doveva attendere dalla Corte Costituzionale.

Io qui mi consento una sola osservazione, molto banale, prosaica, si diceva 20 referendum sono troppo, di qua di la su e giù, bene una proposta politica era racchiusa in 20 referendum. Se invece di 20 referendum fossero stati la metà, vorrei sapere dalla Corte Costituzionale quanti ne avrebbero ammesso al voto.

Allora in relazione a quella decisione e al fatto che noi presentiamo le liste in tutte le Regioni, adesso vi comunico quelli che sono i candidati alla presidenza della Regione delle Giunte regionali nelle varie Regioni d'Italia: in Piemonte il candidato sarà Emma Bonino, in Lombardia Benedetto della Vedova, nel Veneto Marco Cappato, in Liguria Mario Tarantino, in Emilia Romagna Sergio Stanzani, in Toscana Gianfranco dell'Alba, in Umbria Elisabetta Chiacchiella, nelle Marche Marcello Crivellini, nl Lazio Rita Bernardini, in Abruzzo Luigi del Gatto, nel Molise Donato De Renzis, in Campania Marco Pannella, in Puglia Danilo Quinto, in Basilicata Maurizio Bolognetti, in Calabria Antonio Marzano.

Queste sono le candidature delle 15 Regioni interessate alle prossime elezioni.

La composizione delle liste verrà successivamente comunicata.

MARCO PANNELLA. Grazie a Sergio Stanzani.

Siamo qui perchè siamo all'opera. Dunque all'opera.

Vi esponiamo con puntualità quello che altri chiamerebbero le nostre mosse, invece il nostro progetto incardinato in modo puntuale e illustrato dalle comunicazioni di Marco Cappato, di Rita Bernardini, perchè continueremo evidentemente con lo stesso metodo e con la stessa forza e da Sergio Stanzani.

Quindi alle armi, alle armi della non violenza, del diritto e della libertà.

Sia ben chiaro che il popolo italiano comprende ormai che le armi del Diritto e della Libertà in Italia, non Vienna, sono da conquistare, da strappare ai traditori che dominano il Paese, che lo opprimono nelle varie funzioni di Stato e di Regime. di governi e di opposizioni, lo degradano, dissennati e ignobili, al pari dei fascismi, dei comunismi, dei fondamentalismi, del secolo passato e attuale.

All'opera perchè oggi siamo molto più forti di ieri. Ieri fino alle 14,30.

Nell'agguato annunciato i banditi non sono riusciti ad impossessarsi di tutto il carico di democrazia e di libertà che trasportavamo. Lo avevamo previsto e come avevamo previsto le armi che ci restano consentono al popolo italiano di sperare, di lottare ancora, di vincere malgrado e contro tutto.

Abbiamo, dalle 14,30 di ieri, 8 schede, 8 armi dei cittadini. Già si muovono per cercare di rubare anche queste.

Non è solo il loro calcolo, è la loro natura, il loro potere incompatibile con il potere del popolo, con la rivoluzione liberale, con la rivoluzione federalista ed è assolutamente incompatibile con l'esercizio dei diritti umani, politici e civili assicurati sulla carta e nella storia dalla Costituzione repubblicana.

Abbiamo dunque 8 schede, vediamo quali e come le useremo.

Non ci occuperemo di quello che ci hanno rubato, di quello che hanno trasferito negli immensi sotterranei delle refurtive di regime, dei 14 referendum ieri sequestrati e rubati dai banditi.

La Corte Costituzionale ha fatto, come previsto purtroppo, il suo basso mestiere, come un'altra Corte, quella di Versailles, ha servito il sovrano. Le loro teste cadranno come quelle dei sovrani.

Il Terzo stato è in cammino, il terzo stato delle partite IVA, il terzo stato dei lavoratori che conoscono la vergogna, l'offesa e l'oppressione e la corruzione dei Sindacati e del mondo industriale in tutte le sue componenti; i pensionati di fame, un'Italia ridotta all'ultimo posto nelle prospettive di sviluppo di tutta l'Europa.

In questa decade lo sviluppo della nostra società è stato il più basso dal 1860 ad oggi, iscritto quindi nell'avvenire che costoro preparano per il nostro paese, che assicurano al nostro paese, non vi sono solo concretamente e non emblematicamente, i 40, 45 milioni di debito con i quali ogni neonato in Italia vede la luce, vede ipotecata la sua vita e il suo avvenire, ma vi è, in concreto e soprattutto, lo sfascio del Diritto, lo sfascio della Legge, del Contratto sociale.

Il fascismo era legalità, perfino i comunismi lo sono stati spesso, legalità per noi aberrante, legalità con la quale ci si è battuti, ci si è battuti in questo secolo; l'alternativa la speranza di democrazia e di libertà. Ma costor0o sono molto più in basso perchè hanno abolito la legalità, perchè tradiscono la legge e il libro, non hanno sostituito la loro legge se non nel senso che bestemmiano, strappano la loro legge e ne diventano soggetto che la nega e ne impone la negazione.

Costoro, lo ripeto, sono spergiuri, traditori, sono al di fuori della legalità internazionale, europea, italiana e parlo in termini tecnico giuridici, non di insulto.

Dicevo e passiamo adesso ai fatti. Il Terzo Stato ha compiuto in queste poche settimane di dibattito che si è scatenato, un passo in avanti enorme. Adesso in Italia si sa cosa vuol dire volere la libertà del lavoro e dell'impresa, cosa vuol dire il fatto che degli oligarchi e dei cortigiani siano stati in condizioni di strappare tutte le nuove forme di lavoro che abbiamo concepito e sono imposte dal mercato, dall'economia all'Italia, le cose che tutti oggi sanno finalmente, non solo i chierici del tradimento della scienza e della loro coscienza.

Il collocamento, la riforma sanitaria, leggo ancora che noi volevamo abolire il Servizio sanitario nazionale; lego ancora che noi volevamo instaurare la libertà di licenziamento, leggo ancora stamattina anche su grandi giornali, che noi volevamo abolire la prevenzione degli incidenti del lavoro.

Leggo ancora tutte queste cose oggi.

Leggo che siamo per la libertà di licenziamento.

La Corte ci ha lasciato solo quello sull'articolo 18, perchè?

Ma è chiaro, perchè su questo, essendo stata rovesciata sul paese la menzogna grottesca e risibile che noi volevamo in questo modo instaurare la libertà di licenziamento, hanno pensato che l'inganno avesse già vinto e quindi hanno reso omaggio alla vittoria sperata dell'inganno.

Si disilludano. Su questo milioni e milioni di lavoratori, di commercianti, di imprenditori, di persone e coloro che sanno che Larizza, Cofferati e D'Antoni che accusano noi di violare i diritti umani, sono residui stanchi, battuti quanto arroganti e prepotenti, del vecchio regime.

Loro sanno che noi abbiamo tutta la nostra vita e solo la vita di 80 anni di libertà conquistata contro regimi che la libertà negavano, che la libertà impedivano e hanno impedito.

Ebbene, costoro saranno giudicati quando la verità della vita degli imprenditori, dei commercianti, delle partite IVA e dei lavoratori, dei disoccupati, dei collocatori, in realtà potrà esprimersi con un voto delle urne.

Cialtroni, cialtroni.

Loro hanno imposto all'Italia a favore di tutta la selva, l'universo delle loro aziende, del loro malaffare, si sono sempre confuse le loro aziende politiche, sindacali e quelle commerciali di affare e di corruzione. Hanno tolto il dovere, l'obbligo di reintegro per tutte le imprese connesse a lor signori, si fa per dire, ai ladri che si chiamano partiti.

Hanno, sempre con legge, tolto l'obbligo di reintegro, ma guarda caso, per una volta allineati a tutta la vita civile e a tutte le organizzazioni civili anche dei paesi a gestione di sinistra e laburista quando ci sono stati loro hanno stabilito che i dipendenti sindacali possono essere licenziati senza obbligo di reintegro in caso di ingiusta causa di licenziamento.

Ebbene, ancora essi hanno stabilito che per il mondo culturale sapete cosa vuol dire? Il mondo culturale in Italia vuol dire anche quello ricreativo, anche quello dei giochi elettronici e poco elettronici di Subburbio, delle mafie che organizzano le sale da gioco. Sono tutte, andate a vedere, sale ricreative e culturali.

Per tutti costoro non vi è obbligo di reintegro e per tutte le organizzazioni riconducibili a fatti religiosi e di culto, basta andare in parrocchia e farne scempio, luogo del profitto più ignobile, magari mafioso, per avere poi queste e altre esenzioni.

Nel 1990 loro come ladri di notte perchè non sanno farlo di giorno hanno votato per se quello che noi alla luce del giorno e del mondo, e dell'Europa vogliamo acquisire e acquisiremo all'immagine e all'identità italiana.

Diciamo quindi che il cammino è sicuramente oggi molto più avanti di ieri, di qualche giorno. Questo terzo Stato oggi è per la rivoluzione liberale e federalista, non più certo per la rivoluzione giacobina, quindi fascista, comunista e centralista. E' la rivoluzione americana, è i valori della rivoluzione americana, del Generale Lafaiette non dell'avvocato Robespierre. Quello che oggi è all'appuntamento della storia, o questo o le nuove oppressioni, i nazionalismi, i fondamentalismi nuovi.

Credo che la nostra forza sia forza interiore ed esteriore, vi è la durezza che garantisce l'essere duratori, la durezza della pietra è anche duratura nel tempo; quando noi saremmo travolti dalla vita e saremo cenere io so che del nostro movimento la storia non solo del nostro paese non potrà fare a meno di registrarla e tutti costoro che oggi hanno dominato l'Italia e in parte l'Europa e che ci combattono sarà polvere senza più nessun ricordo e soprattutto nemmeno nessun omaggio possibile della memoria.

La prima delle schede. E così cominciamo come si dice a giocare non alla Cossiga con i suoi giochi tragici e indecorosi ma semmai il gioco della vita responsabile e della libertà.

La prima di queste otto schede è quella delle elezioni regionali del 16 aprile. Perchè la pertinenza immediata, assoluta, di questa scheda? Lo dice, scusate se oso ricordarlo, Giuliano Vassalli. Cè un concorso, il mondo cattolico e il mondo laico hanno dato alla storia del nostro paese, alla fine di questo secolo e come annuncio del nuovo secolo e del millennio Scalfaro e Vassalli, due cifre che danno la misura del cattolicesimo italiano e del laicismo italiano, due cifre nei comportamenti infami.

Ricordo quindi che è indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione totale o parziale di una legge o di un atto avente valore di legge quando lo richiedono cinquecento mila elettori, ne hanno stracciato di firme almeno 26 milioni in nove anni, che patrimonio di partecipazione civile, che patrimonio di fiducia, le firme non sulle cambiali del consumismo ma le cifre sull'investimento nella democrazia e nel diritto. Le hanno stracciate, non potevano fare altro, queste carte erano anche le carte della condanna a una situazione nella quale i creditori sarebbero stati fatalmente condannati non solo dalla storia ma anche dalle leggi italiane...

o cinque Consigli regionali. Avete il bilancio di quello che abbiamo fatto? Abbiamo 46 milioni di sottoscrizioni in 9 anni.

Vero Rita?

RITA BERNARDINI. 41 in sei anni.

MARCO PANNELLA. Allora forse sbaglio in difetto, in sei anni, gli altri erano di più, diciamo quindi 50 milioni di firme autenticate. Credo sia un fatto senza precedenti in Italia e in Europa e credo ovunque, che continua a ripetersi.

Bastava però cinque Consigli regionali, bastava mezza giornata di qualche decina di persone, di destra, di centro, di sinistra, di sopra e di sotto, bastavano questi.

Il 16 aprile si vota perchè almeno cinque Consigli regionali, almeno cinque assemblee costituenti regionali nel compiere la rivoluzione liberale e federalista che è loro affidata, possono respingerla o compierla, si voterà anche perchè entro quest'estate prima del 30 settembre giungano altre venti, trenta, quaranta richieste referendarie alla Corte. Omaggio delle istituzioni che riusciremo a strappare allo Stato per renderle o per darle al popolo italiano attraverso i popoli e la federazione.

Quindi l'obiettivo è confermato, ho detto all'opera, la scheda del 16 aprile è la scheda con la quale si rilancia la battaglia per la liberazione del lavoro, la battaglia per le nuove forme di lavoro contro le vecchie forme della disoccupazione, per la riforma della rapina sanitaria, per la riforma della rapina pensionistica di giovinezza e dintorni, è per questo l'appuntamento è dato e gli elettori certamente non dovranno saperlo ma forse lo sapranno.

C'era una bella poesia del disperato Pavese che diceva a proposito di Piazza di Spagna e dintorni, "i gatti lo sapranno". Io credo che questa volta non solo i quattro gatti lo sapranno ma è possibile che per il 16 aprile qualcosa si muova.

Tutta l'immensa rete dei nuovi imprenditori, tutta l'immensa rete che si deve costituire in quanto tale, di coloro che vogliono puntare per catapultare l'Italia nel cuore e all'avanguardia delle società della occupazione piena molto spessa, se non con i minimi fisiologici che il mercato può dettare, e della libertà politica, della libertà umana, della libertà istituzionale, della libertà economica che oggi è la prima, non più in negativo libertà dal bisogno ma libertà in positivo di impresa economica, di promozione e di lotta sociale.

Abbiamo quindi ben chiaro questo. La scheda del 16 aprile è la scheda che serve secondo il nostro progetto reso ignoto, altrove si direbbe reso noto, in Italia si può dire reso ignoto all'opinione pubblica italiana da noi, quando abbiamo fornito prima dei quindici nomi che oggi abbiamo fornito i programmi in tutte e quindici le regioni per la nostra rivoluzione federalista delle quali abbiamo studiato e stiamo studiando assolutamente gli anelli, le reti da apporre.

Abbiamo quindi lo ripeto e passo ad altro subito, abbiamo quindi la scheda del 16 aprile, tutti coloro che ci ascolteranno si organizzino, quella scheda è la scheda che include la riproposizione vincente e che sarà riconosciuta come di attuazione e di restaurazione del diritto in sede della giustizia e della giurisdizione internazionale dei quattordici referendum liberali e liberisti.

Sono tutti lì, il Polo di che? L'Ulivo di che?

Apprendo in questo momento che a Napoli avrò come concorrente per la presidenza della Campania il Sindaco stamani dimissionario Bassolino.

Benvenuto, dopo due mesi che noi abbiamo chiarito progetto e candidature, benvenuto così avremo oltre che le elezioni di Venezia anche le elezioni di Napoli oltre che quelle della Regione Campana, ma su questo è aperto il processo di incriminazione storica ufficiale, internazionale dell'Italia.

Sappiamo che la libertà di voto non esiste in Italia perchè secondo la giurisdizione internazionale libertà di voto significa libertà fondata sulla regola democratica della conoscenza, della discussione, del contraddittorio.

Ieri il signor Vespa ha ricevuto una citazione per cinque miliardi per i danni apportati alla democrazia, alle offese apportate con la Rai Tv alla intera società e alla vita concreta degli italiani in questi anni.

Bene, ci muoveremo. Sappiamo che per il 16 aprile par condicio o impar condicio questi sono strettamente legati per impedire la democraticità della lotta politica in Italia.

Berlusconi solo in un modo un tantino più ignobile di quegli altri, gli altri lo fanno senza fare troppe storie, quest'altro ha avuto l'impudicizia di farne una battaglia in nome della libertà, ma era invece in concreto, per ottenere l'eliminazione concreta, anche sulla carta, dei diritti democratici delle elezioni italiane.

Le altre sette schede.

Ebbene noi sappiamo che cercheranno in un modo o nell'altro, che siano sei, cinque, quattro, tre, la battaglia c'è perchè abbiamo un tesoro da difendere. Gli altri hanno solo il tentare di nuovo, altro che .....simpatico, locale, hanno solo da tentare di continuare a fare agguati, a rubare, uccidere, sterminare diritto e libertà dei popoli.

Quindi abbiamo di che difendere.

E da questo punto di vista colgo l'occasione dell'unico servizio pubblico che esista in Italia quello assicurato all'Italia da 25 anni da noi, da Radio Radicale, per dire che urgono, sono essenziali, Rita Bernardini vi ha dato una cifra, noi vi diciamo per difendere queste otto schede, questa grande speranza, è necessario chiamare lo 06-6826, chiamarlo subito per assicurare danaro e firme anche ora a rappresentazione delle nostre liste.

Abbiamo un bisogno estremo di corrompere lo schieramento di regime nel senso che dobbiamo quasi clandestinamente comprare una piccola percentuale di quella comunicazione politica che ci viene tolta, che ci viene negata e che sarà necessaria per evitare che il nostro paese, come nel 39, altre volte vada a sbattere perchè è vinto dalla ignoranza nella quale è tenuto.

Quindi come vedete abbiamo da lavorare. Adesso si accorgono dei referendum della giustizia, hanno fatto fuori Giuliano Vassalli, un punto d'onore del disonore.

Hanno fatto fuori il quesito sulla responsabilità civile dei giudici perchè? Perchè avevamo già avuto l'83% dei voti del popolo italiano e Giuliano Vassalli era il Ministro di Grazia e Giustizia che ....anche Craxi e i compagni socialisti che su questo erano stati con noi, è riuscito a far varare una legge per la quale da allora non c'è stato un solo caso di procedimento per la responsabilità civile dei magistrati, non uno solo. Molto più bravo, molto più efficace di coloro che hanno sterminato diritto e libertà dai tempi dello squadrismo fascista passando per il nazismo e a via Tasso e a Regina Coeli, più efficace, più bravo.

Va bene, credo che questo è quanto per il progetto. Quindi l'ira funesta o no, la protesta, il lamento, le solite storie, la minaccia credo che possiamo dare un po' anche un esempio di come si è impresa.

Quanti sono gli imprenditori italiani e i lavoratori che si sono associati insieme per dire: da questo dipende l'avvenire dei miei figli, dei miei, non solo quello di tutti gli altri, investiamo adesso l'1% del nostro profitto di questo mese per far conoscere la verità agli elettori, ai cittadini, all'opinione pubblica? Non ce n'è stato uno solo.

Anche questo è matematico come è matematica la riuscita di Giuliano Vassalli e degli altri traditori della Costituzione e del loro giuramento di fedeltà alla Repubblica.

Ma noi appunto abbiamo ripreso, abbiamo bisogno di venti miliardi, ne abbiamo bisogno subito da investire perchè solo pagando questo dazio, ma non credo che li accetteranno, non ne hanno bisogno. Da Berlusconi possiamo sperare di avere un'oncia di comunicazione politica.

Noi mercoledì mattina, con Emma Bonino che ritorna dopodomani, avremo un incontro ufficiale come poteri dello Stato, i venti Comitati referendari sono tutti e venti tuttora poteri dello Stato, i sette lo sono evidentemente con una pienezza di compiti maggiori degli altri, ci incontreremo con il Consiglio di Amministrazione della Rai Tv alla presenza ci auguriamo del garante Cheli e del Presidente della Commissione di Vigilanza Storace, e faremo presenti quali sono le richieste che noi porremo sotto la protezione sin d'ora della giustizia internazionale e degli enti che Marco Cappato ha evocato qui, perchè da ora in poi l'Italia in attesa che accada sul piano formalmente tecnico, l'Italia è sotto osservazione internazionale, il Consiglio d'Europa ha detto che se a luglio non accadono alcune cose che non accadranno si può andare, non so se questo lo sapete perchè non è stato scritto, il Consiglio d'Europa ha stabilito che a luglio se l'Italia non farà alcune cose che non farà, l'Italia potrà essere sospesa da

l Consiglio d'Europa.

Interruzione. Che cosa non farà?

MARCO PANNELLA. Questa notizia io non l'ho letta, è la riforma del processo penale, garantire che le cause delle seicento condanne in nove mesi di quest'anno siano rimosse. Lo dice il Presidente Conso, il Presidente emerito e siccome è emerito e non ignobile nessuno si accorge delle cose che dice.

Vi ringrazio. E adesso le domande.

(...). Ne dovrei fare due, una è come risponde a Folena che oggi mi sembra aprire ai Radicali in questa intervista a Repubblica, e l'altra cosa ne pensa della proposta di Segni di arrivare magari al 16 aprile anche con la possibilità...

MARCO PANNELLA. Chiedo scusa per la franchezza ma credo che non avremo il tempo nemmeno fino a stasera o domani di occuparci di questi eventi che ci segnalano, abbiamo cose più importanti e più urgenti del quale occuparci.

(..). Antonio Marzano non c'entra nulla con quello di Forza Italia, è solo una omonimia?

RITA BERNARDINI. Dovremmo aggiungere "detto Antonello", ma si chiama Antonio Marzano.

MARCO PANNELLA. Nessuno è perfetto, nemmeno il nostro amico Marzano.

(....). Le prossime mosse?

MARCO PANNELLA. Adesso vi racconto tutte le mosse, come direbbero gli altri, che stiamo per fare e ho parlato annunciando la prima scheda, la seconda, la terza e le altre cose. C'è l'imbarazzo della scelta, ci sono tutte quelle che abbiamo elencato.

(...). Ci dice perchè queste elezioni regionali dovrebbero essere un rilancio della campagna referendaria?

MARCO PANNELLA. Credo di averlo detto, semplicemente perchè se noi avremmo in mano cinque Consigli regionali su venti la libertà del lavoro che questi credevano di avere sepolto, la libertà di impresa, questi quattordici fatti fuori ma anche un'altra trentina potranno essere prima del 30 settembre richieste validamente da cinque regioni invece che da di nuovo dieci, quindici, venti milioni di elettori che manifestamente fanno paura ai signori, si fa per dire, della bassa corte, del basso cortile della Consulta.

(...). Perchè la Bonino in Piemonte?

MARCO PANNELLA. E perchè mio nonno è nato a Teramo? Era il Lombardia fino a ieri, avantieri, pensi un po' prima che la cacciassero Berlusconi e gli altri era a Bruxelles.

(...). Senta Pannella, lei ha parlato di banditi che non sono riusciti in un colpo di mano, a chi si riferisce?

MARCO PANNELLA. Alla Corte Costituzionale ma non solo a loro, a tutto quell'assieme di forze di regime occulte e palesi che hanno chiaramente operato in questi mesi, attraverso quello che diceva aspettiamo la sentenza della Corte accendendo ceri alla Madonna perchè la Corte lo cogliesse di imbarazzo, Berlusconi per esempio, una parte della Confindustria vecchia per esempio, anche costoro credo ma certo poi ci sono i mandanti dei banditi, i collaboratori esterni perchè il concorso esterno c'è solo nel diritto italiano, quelli che hanno fatto il concorso esterno e poi gli esecutori materiali.

(...). La sua metafora dei banditi

 
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