Roma, 29 febbraio 2000
Dichiarazione di Marco Cappato, coordinatore dei radicali e deputato europeo e di Paolo Pietrosanti (consigliere generale del pr):
"L'ex Presidente Vassalli afferma sulla Repubblica di oggi, testualmente, che: 'Non e' scritto da nessuna parte che un giudice possa ammettere la maternità' surrogata e dunque lei non lo poteva fare. Nel nostro ordinamento -prosegue- questo principio non c'e'. Non ritengo che questo possa essere un concetto costituzionale valido al punto che il giudice si possa sostituire al legislatore'.
Vi e' un concetto giuridico e un concetto di diritto che letteralmente fa paura, in queste parole: quel che non e' previsto dal diritto positivo, dalle leggi, e' vietato. Comportamenti e atti sono legittimi solo se previsti, preventivamente descritti e legittimati da una norma giuridica.
Che una affermazione, e una cultura giuridica, del genere sia espressa sorprende e sconcerta; non meraviglia affatto se viene invece dal principale artefice dello scempio dei referendum, dal principale autore del furto di sovranità' popolare, di legalità', di dettato costituzionale delle settimane passate.
E fa paura leggere queste parole in bocca a Vassalli, parole che fanno pendant con quelle che erano sottese nelle sentenze della Consulta sui referendum: quel che non e' espressamente previsto dalla costituzione e' vietato. Anche se l'articolo 75 della Carta indica soltanto le materie su cui referendum non possono essere promossi".