A RISCHIO NON I DIRITTI DI UNA FORZA POLITICA, MA LA STESSA VALIDITA' DELLA PROSSIMA PROVA ELETTORALEDichiarazione di Emma Bonino:
Roma, 7 marzo 2000 - Diamo volentieri atto a Mauro Paissan di essere, finora, il primo ed unico esponente politico che abbia seriamente mostrato di comprendere la gravità della nostra denuncia sull'interpretazione che l'Autorità per le garanzie (quali?) nelle comunicazioni ha fornito della già pessima legge sulla par condicio, interpretazione contro cui -lo ribadiamo- agiremo in tutte le sedi nazionali e internazionali.
L'assegnazione alla Lista Bonino -che Mediaset ci ha recentemente comunicato proprio sulla base del regolamento dell'Authority- di 3 minuti di spazio su 493 minuti di comunicazione politica rappresenta infatti la fotografia di una situazione in cui non sono in causa tanto e solo i diritti di una forza politica, ma è compromessa la stessa validità della prossima prova elettorale.
A questo punto, però, occorrerebbe che -a partire dall'iniziativa dello stesso Paissan- fosse proprio il Parlamento a fornire l'interpretazione autentica della legge, smentendo quella violenta e liberticida fornita da Cheli e dagli altri giuristi di parte, di partito e di fazione che qualcuno continua a chiamare "garanti".