Roma, 9 marzo 2000
Dichiarazione di Marco Pannella:
"Le dichiarazione a pretesa teologica-filosofica del presidente Violante costituiscono una versione aggiornata del vecchio piagnisteo di tutti gli annunciatori della "buona parola" di assicurazioni di paradisi terreni dove i rischi della condizione umana siano finalmente cancellati.
Se si toglie, infatti, qualche prudente "aggiunta" di convenienza, alla base delle obiezioni fondamentali di tutti i fascismi, i comunismi, gli organicismi corporativisti o classisti vi è sempre stata la denuncia del "mercato" come giungla dove vincono necessariamente egoismi e consumismi, dove il profitto dei pochi diventa condanna alla miseria ed alla non-libertà di tutti.
D'altra parte, sempre, i "liberismi" sono stati accusati di essere "selvaggi", barbari, antisociali. Soprattutto quelli di insospettabile carattere progressista, liberale, democratico come quelli, ad esempio di Ernesto Rossi o di Bruno Leoni, e della storia civile e politica "americana".
Infondo Rocco Buttiglione e Luciano Violante esprimono, insieme, e legittimamente la stessa posizione culturale".