Giovedì 23 marzo 2000
Dichiarazione di Marco Cappato, coordinatore dei radicali, eurodeputato e candidato per la Lista Bonino alla Presidenza della Regione Veneto:
"Il primo vero banco di prova per il fronte della restaurazione proporzionalista, guidato dal gruppo Berlusconi-Bossi-Rauti-Bertinotti, non è il referendum del 21 maggio, ma le elezioni regionali del 16 aprile. I 15 consigli regionali neo-eletti avranno infatti il mandato di riscrivere gli Statuti regionali, e dovranno tra le altre cose stabilire anche un nuovo sistema elettorale regionale. Questo dato di fatto, tanto semplice quanto fondamentale per il futuro delle regioni, è totalmente nascosto alle elettrici e agli elettori italiani. Soltanto la complicità dei mezzi di informazione può consentire impunemente ai due poli della mala-politica italiana di presentarsi alle elezioni regionali senza dire una sola parola sull'assetto istituzionale da dare alle nuove regioni. Lorsignori sanno bene che oggi nessuno dei candidati alla presidenza delle 15 regioni potrebbe esprimersi a favore del sistema elettorale maggioritario "americano" senza contemporaneamente sollevare la rivolta delle varie componenti della coa
lizione. Sempre più esplicitamente avanza, soprattutto nel Polo berlusconiano, la strategia opposta, dei partiti di Stato e dello Stato dei partiti, sul modello della socialburocrazia tedesca, magari debitamente rimpinguato di finanziamenti pubblici regionali e di nuovi tavoli della concertazione.
Vietato dunque parlare di questo, anche per i sedicenti intellettuali e opinionisti "liberali", anche per quella Confindustria che si era espressa, almeno in teoria, per il sistema maggioritario e per i referendum. Vietato parlarne, perché significherebbe anche far conoscere agli elettori i nomi di quei 15 candidati della Lista Emma Bonino alla presidenza delle Regioni che propongono le Regioni-Stato all'americana, presidenzialiste con sistema elettorale maggioritario uninominale a turno unico e federalismo referendario.