Venezia, 29 Marzo 2000Il candidato alla Presidenza della Regione Veneto per la Lista Emma Bonino, Marco Cappato ha dichiarato:
"L'allarme lanciato dai Procuratori del Veneto di fronte alla Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura sulla crescita esponenziale della criminalità organizzata - in particolare quella di composizione extra-comunitaria - non va lasciato cadere nel vuoto. Con la loro denuncia I procuratori sanciscono una volta di più il fallimento di una legislazione che è proibizionista su tutto: sulle droghe e sulla prostituzione (dove I profitti illeciti consegnano un potere immenso alle mafie internazionali), ma anche sulle nuove forme di lavoro, per le quali gli impedimenti e I vincoli legislativi bloccano le possibilità di integrazione per chi è escluso dal mondo del lavoro garantito.
I procuratori veneti dovrebbero pero' anche guardare alle priorità della loro azione penale, che la legge ipocritamente definisce obbligatoria. La lotta alla criminalità non è infatti aiutata nè dal protagonismo politico di certi procuratori, basti pensare all'azione repressiva del Procuratore Papalia nei confronti della LIFE, nè dall'accanimento nella persecuzione dei semplici consumatori di hascisc e marijuana. A questo riguardo destano preoccupazione in particolare le ronde pre-elettorali, trionfalmente salutate dal quotidiano "Il Gazzettino", che il Comando provinciale dei Carabinieri di Venezia sta realizzando nei confronti di giovani e giovanissimi, e che hanno portato al fermo di una dozzina di sedicenni consumatori di hascisc. Ai cittadini veneziani non sfuggirà che, grazie a queste azioni eroiche, la criminalità organizzata, le mafie russe, albanesi ed italiane, saranno presto ridotte in ginocchio.
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