Roma, 31 Marzo 2000"Il Governo ha risposto al Senato, in mattinata, all' interrogazione parlamentare del senatore radicale Piero Milio sui brogli nella raccolta delle firme per la presentazione delle liste alle prossime elezioni regionali.
In aula il sottosegretario agli Interni, Severino Lavagnini, ha affermato che non risultano essersi verificate disfunzioni o irregolarità in Campania e Calabria, i casi più clamorosi citati da Milio nell'interrogazione, tranne che a Caserta dove è stata presentata una denuncia per la falsificazione delle firme dei sottoscrittori della lista "Forza Nuova".
"E' un vergogna - ha dichiarato Milio al termine della seduta - i leaders radicali hanno presentato denuncie in 83 Procure della Repubblica, a Genova la magistratura ha sequestrato le liste del CDU per la presenza delle firme di defunti, e tutto ciò per il Governo non esiste". Milio, che in aula si è detto totalmente insoddisfatto per la risposta del Governo, sottolinea che la raccolta di 3500 autenticate e certificate in poche ore, vedi il caso Calabria e la coalizione di centro-sinistra, o è un imbroglio o è un miracolo.
"E' auspicabile che la magistratura provveda ai necessari accertamenti - ha concluso il senatore radicale - e che il Governo ponga mano alle patologie evidenti delle procedure di presentazione delle liste, per risolvere i dubbi che puntualmente investono la regolarità delle consultazioni elettorali. Uno spaccato inquietante del caso Italia, denunciato ieri da Emma Bonino di fronte alle Nazioni Unite. I militanti della Lista Emma Bonino ben sanno quanto faticoso sia il rispetto della legge".