Dichiarazione di Emma Bonino e di Marco Pannella:
Roma, 5 aprile 2000 - Il Senato ha dunque scelto di far slittare di più di due settimane il voto sul disegno di legge per la revisione delle liste elettorali, mettendo serissimamente a rischio la possibilità stessa di approvarlo in tempo utile per la prossima consultazione referendaria. Se a questo si aggiunge che non è stato ancora preso alcun provvedimento per garantire agli italiani residenti all'estero la possibilità di votare per corrispondenza, appare chiaro che il quorum, il prossimo 21 maggio, sarà ancora una volta fissato al 55%.
A questo punto, come non cessiamo di suggerire da mesi, resta una sola strada percorribile: quella del varo immediato di un decreto legge che affronti e risolva tutti questi problemi. Se non si procederà al più presto all'adozione di una misura di questo genere, (e attendiamo che qualcuno ci spieghi quale sia, se non questo, un caso di "straordinaria necessità e urgenza"), vorrà dire che il Governo, al di là delle rassicurazioni di Palazzo Chigi e dell'attivismo del Ministro degli Interni, avrà di fatto scelto di collaborare attivamente all'opera di sabotaggio, già in atto, della possibilità stessa di raggiungere il quorum.