Roma, 9 aprile 2000

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, candidato alla Presidenza della Lombardia della Lista Bonino:

"Con le sue dichiarazioni sui referendum sociali, "nel modello di società prefigurato dai radicali i diritti dei più forti sovrastano quelli dei deboli", Mino Martinazzoli ha perso una occasione per smarcarsi dal fronte più conservatore della sinistra italiana e lombarda. Ha scelto Cofferati e Salvi anziché Tony Blair.

I nostri referendum sul lavoro ed il finanziamento del sindacato vanno nella direzione opposta a quella da lui delineata: la libertà contrattuale e la flessibilità del lavoro sono la migliore garanzia per le fasce deboli di trovare occupazione e per le imprese di continuare ad investire in Italia.

Non ci si illuda che la questione occupazionale riguardi solo il sud. Anche la Lombardia vive la propria "crisi occupazionale", determinata non dal tasso di disoccupazione, migliorabile ma accettabile, quanto dal bassissimo tasso di attività. In Lombardia, infatti, la percentuale di lavoratori sul totale della popolazione sopra i 15 anni è solamente del 51,8%, contro una percentuale tra il 65 ed il 70% di Olanda e Gran Bretagna. La piena occupazione, come ben evidenziato dal documento Blair/D'alema va perseguita al rialzo, aumentando il numero assoluto dei lavoratori, e non al ribasso, diminuendo quello di coloro che cercano lavoro. Anche per questo il referendum sulla flessibilità del lavoro sarà un passaggio chiave per il futuro economico della Lombardaia. Che ne dice Formigoni?"