18 aprile 2000 pag.11Pannella riapre al Polo sui referendum
»Berlusconi scelga il sì, consoliderebbe il suo successo . Bonino: »Puniti da un voto bipolarista
ROMA - »Sveglia, sveglia! Le disfatte deprimono o suggeriscono nuove imprese. Raramente galvanizzano, ma a Marco Pannella capita così. Il giorno dopo la batosta elettorale che paralizza la Lista Bonino, secondo l'Abacus del mattino, su un modesto 2.7%, e dopo una notte da quattro ore di sonno lui è già in ufficio alle 10, in netto anticipo rispetto al solito e per di più pieno d'energia, dopo una lite in diretta alle 9 (»siete dei giornalisti cafoni ) nello speciale Tg1. Adesso grida »sveglia! , e la centralinista assonnata gli invidia tanta energia. E' un lunedì di riflessione corale per i vertici radicali, qui al terzo piano di via di Torre Argentina 76. »Inutile parlare, quel che ho da dire sta scritto qui , dice Pannella. E consegna una nota. Dopo il dialogo Bonino-D'Alema dell'ultima settimana, il vecchio filo-maggioritario Marco Pannella torna a rivolgersi al neo-proporzionalista Silvio Berlusconi, nonostante lo scambio di roventi accuse su Radio Radicale, con relativa denuncia di Pannella alla magist
ratura. E' una sfida: »La vittoria del sì il 21 maggio per abrogare la quota proporzionalista determinerebbe una situazione bi o tripartitica e non più bipolare con Forza Italia in maggioranza da una parte e dall'altra l'opposizione affidata ai Ds. Nel '94 Berlusconi non seppe cogliere e solidificare il momento di successo. Si vedrà se vorrà farlo ora . Referendum, referendum, referendum. E' l'unica parola che si sente nei corridoi radicali. Dice Emma Bonino in un'intervista al »Messaggero : »La scommessa più avvincente è quella dei referendum . In quanto all'analisi del voto »il dialogo col centrosinistra ha prodotto un'indubbia bipolarizzazione. Gli elettori hanno avuto una chiara opzione tra due fronti, noi come terza forza abbiamo perso qualcosina . Ed è proprio questo il rovello che affligge i pannelliani: essere le vere vittime dell'amato bipolarismo. Sussurra disfatto dalla stanchezza Gianfranco Dell'Alba, candidato in Toscana: »Siamo stati schiacciati indebitamente a sinistra nell'ultima settimana pe
r via della proposta di D'Alema ma non abbiamo avuto modo di reagire e di far conoscere agli elettori la nostra. Chi non ha seguito il dibattito e ha seguito solo poche immagini di questa storia ha probabilmente visto un cambiamento di campo. Che naturalmente non c'è mai stato . Un sospiro: »Così è stato vanificato un certosino lavoro sul territorio fatto di incontri personali, di lettere. E' insomma sparita la nostra "terzietà", cioè il nostro essere terzi e quindi diversi rispetto ai due poli . Sergio Stanzani Ghedini, candidato in Emilia Romagna, ammette di dover ancora capire tutto: »Mai creduto a quei sondaggi che mi davano all'8, al 9 per cento. Ma sinceramente non mi sarei mai aspettato in risultato così negativo da noi e in tutta Italia . Per Dell'Alba siete rimasti schiacciati a sinistra... »Non so. Una cosa è sicura: siamo rimasti sommersi in una situazione in cui, delle regionali e dei problemi locali, non fregava un accidente sia al centro destra che al centro sinistra. L'unica cosa che interess
ava a quei signori era vincere, vincere a ogni costo. E Berlusconi ha vinto con lo slogan contro i comunisti... I comunisti ci sono stati, e tutti sappiamo di che roba si trattava. Ma parlarne adesso fa ridere i polli, eppure lui è riuscito a mobilitare la gente con questi slogan inconsistenti . I referendum, dunque, estrema arma radicale. Lo ripete Benedetto Della Vedova, candidato in Lombardia: »La nuova sfida, dieci volte più difficile di ieri, saranno i referendum. Ma saranno dieci volte più importanti. Saranno un'occasione perché la politica italiana abbia un'impronta libertaria . Ma perché i radicali hanno perso così duramente? La parola a un ex pannelliano, Massimo Teodori: »Le oscillazioni tra Berlusconi e D'Alema non sono state avvertite come una ricchezza ma come il modo di agire di chi è pronto a negoziare qualsiasi cosa. E poi, rispetto alle europee, è mancata la novità rappresentata nel '99 da Emma Bonino che si presentava sull'onda del successo europeo. La figura di lei oscurò la vecchia immagi
ne di Pannella. Stavolta è successo il contrario: Emma è finita di nuovo sotto l'ombra di Pannella. E la gente se n'è accorta .
Paolo Conti